Dazn a Giorgetti: 10 milioni di euro in tecnologia e 10 milioni in indennizzi
Dazn promette a Giorgetti più investimenti per la Serie A
MF – Milano Finanza, pagina 3, di Andrea Montanari.
Dazn si mette in riga. Dopo i problemi registrati all’avvio dell’offerta in settembre, le rimostranze delle associazioni dei consumatori, l’avvio dell’istruttoria da parte dell’Agcom e la richiesta di rivedere le condizioni contrattuali da parte di Tim, l’Ott nell’incontro con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha cambiato linea rassicurando politica e mercato. La piattaforma streaming ha confermato che resterà invariata l’opzione concurrency (almeno fino a giugno) e ha dichiarato di voler potenziare il servizio clienti, uno dei nodi sollevati dalle associazioni e dall’authority.
II tutto mentre sono in corso trattative con il partner commerciale Tim per rivedere le condizioni dell’accordo che impegna il gruppo tlc a garantire 340 milioni all’anno a Dazn che dal canto suo ha investito 840 milioni a stagione, per il periodo 2021-2024, per acquistare i diritti tv della Serie A.
Gli interventi di Dazn
Al termine dell’incontro con Giorgetti, l’Ott ha ribadito di aver potenziato attraverso Dazn Edge le infrastrutture presenti, ottimizzando la ricezione delle immagini. Un lavoro che, solo per il 2021-2022, ha comportato investimenti di oltre 10 milioni e che sarà potenziato. Oltre ai 10 milioni stanziati a risarcimento dei clienti per i disservizi d’inizio campionato. Inoltre, entro fine novembre sarà disponibile il full hd che assicurerà una maggiore definizione delle immagini. L’azienda guidata da Veronica Diquattro si è impegnata a «proseguire e accelerare lo sviluppo del multicast, che porta a una riduzione del buffering di oltre il 50%».
Resta poi il problema dell’individuazione del bacino d’utenza e degli ascolti tv con Auditel. Al momento gli abbonati totali di Dazn sono 1,932 milioni. Numeri distanti dai target condivisi con Tim e con la stessa Lega che rischia di non incassare il bonus aggiuntivo di 150 milioni. L’argomento crea tensioni tra i presidenti dei club.
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(Nell’immagine il logo di Dazn)