Pubblicato il 16/11/2021, 11:34 | Scritto da La Redazione
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Dazn: i guai non finiscono mai, ora Tim vuol pagare meno

Dazn: i guai non finiscono mai, ora Tim vuol pagare meno
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: confermate anche da fonti di TvZoom i rumor anticipati oggi da “Il Messaggero”. Telecom rivedrà l’accordo con l’Ott, sicuramente al ribasso, per mettere in sicurezza i conti.

Tim, il contratto con Dazn potrebbe essere aggiornato

Il Messaggero, pagina 15, di R.Dim.

Parte la fase nuova di Tim con il pieno coinvolgimento dei vari organi nella gestione, come concordato giovedì scorso durante il cda straordinario. Oggi sono in programma i comitati nomine, controlli e rischi, oltre al collegio sindacale che fonti interne però riferiscono essere in calendario da prima del cda di giovedì. Ma è il contenuto delle riunioni che potrebbe essere stato dettato dalla svolta di governance maturata con la necessità che il management condivida con il consiglio tutte le mosse. A cominciare dal contratto Dazn sul calcio di Serie A che potrebbe subire aggiustamenti in funzione dei risultati.

A proposito dell’ultimo cda, emerge rispetto all’andamento conclusosi senza un voto finale, ma con un orientamento univoco che, in apertura, i rappresentanti di Vivendi avrebbero voluto spingere fino alle estreme conseguenze il dibattito: i rappresentanti degli indipendenti e gli esponenti della lista del cda, però, avrebbero frenato. A quel punto sarebbe intervenuto Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cdp, secondo socio con quasi il 10%, a invocare stabilità della governance, visto che eventuali decisioni diverse sarebbero state prese non all’unanimità.

Le retribuzioni

Il comitato controlli e rischi di oggi farà il punto sul contratto con Dazn di cui Tim non ha mai ufficializzato alcuni dettagli: è probabile che intervengano variazioni per renderlo più redditizio. Varie le ipotesi: revenue share, cioè la quota di ricavi che resterebbe in capo a Tim, o una rimodulazione del miliardo di investimenti previsto nel triennio. Le modifiche servono a recuperare redditività visto che i risultati commerciali sarebbero al di sotto di quanto inizialmente prospettato in termini di abbonamenti, soprattutto a seguito della decisione dell’Antitrust di vietare la vendita combinata dei prodotti calcio e fibra ottica. Il comitato farà anche una riflessione sui risultati dei nove mesi che Vivendi, primo azionista con il 23,9%, ha definito «deludenti».

Da qui l’ammissione dell’ad Luigi Gubitosi agli analisti, commentando la guidance («mi rincresce dover cambiare le previsioni»). L’ex monopolista ha fatto il secondo profit warning con la revisione al ribasso delle stime di ricavi, cash flow e ebitda per il 2021 proprio in relazione ai risultati dell’accordo con Dazn. Riguardo questo accordo, è stato sollecitato l’intervento anche dell’Agcom per i timori di tenuta della rete rispetto a un possibile collasso.
(Continua su Il Messaggero)