Pubblicato il 09/11/2021, 11:32 | Scritto da La Redazione
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Dazn blocca la doppia utenza (a distanza) per ogni abbonamento

Dazn blocca la doppia utenza (a distanza) per ogni abbonamento
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: a breve non si potrà più utilizzare un abbonamento alla piattaforma in streaming per più utenti. A meno che non siano collegati alla stessa rete wi-fi. Ai clienti verranno dati 30 giorni di tempo per il recesso anticipato.

Calcio e tv, stop di Dazn alla doppia utenza per ogni abbonamento

Il Sole 24 Ore, pagina 8, di Andrea Biondi.

Si chiama concurrency. Praticamente le due utenze collegate a un medesimo abbonamento e in grado di vedere contemporaneamente lo stesso contenuto, su Dazn. Ebbene, questa possibilità si avvia a finire in soffitta. In pieno campionato arriva questa novità con la quale le centinaia di migliaia di aficionados abbonati a Dazn dovranno fare i conti. A quanto risulta infatti al Sole 24 Ore, la piattaforma guidata in Italia da Veronica Diquattro (che è anche nel board del Gruppo 24 Ore che edita questo giornale) sta per mettere fine alla possibilità di concedere a due utenze collegate allo stesso abbonamento di accedere ai contenuti contemporaneamente da due device che si trovano a distanza l’uno dall’altro.

Quest’ultima è una precisazione importante, perché se ci si trova nella stessa casa o ufficio o in generale collegati alla stessa rete fissa si potrà fare. Nella fattispecie però, per dare solo un esempio, un singolo abbonamento non permetterà più di vedere contemporaneamente a Bologna e a Milano una delle sette partite in esclusiva (o delle tre in co-esclusiva insieme con Sky) della Serie A in pancia a Dazn in partnership con Timvision per il 2021-24. Contattata dal Sole 24 Ore, Dazn replica con un «no comment».

Diritto di recesso

Il «due al posto di uno» è però in procinto di lasciare la scena. E sarebbero infatti in partenza le comunicazioni agli abbonati che devono essere informati per avere la possibilità di esercitare il recesso, entro 30 giorni. In questo modo, l’avvio delle comunicazioni in questi giorni porterà dunque la novità a regime a partire da metà dicembre, mettendo la parola fine a una possibilità, la «doppia utenza contemporanea» (a volerla battezzare con un’espressione ad hoc) che per gli abbonati Dazn era finora prevista al punto 8.3 delle condizioni di utilizzo.

Non si è tardato tuttavia a capire e la questione riguarda Dazn a livello globale, non solo Italia – che c’è un tema di traffico illegale di abbonamenti evidentemente amplificato da una pratica così. Del resto la concurrency – utilizzata anche da Netflix, come Disney+ o Spotify oltre a Dazn – ha dato vita sulla rete anche a piattaforme di distribuzione che si pongono come esempi di sharing economy (che guadagnano con le commissioni) per consentire di condividere con utenti interessati il proprio abbonamento sfruttando la modalità dell’abbonamento «in famiglia».
(Continua su Il Sole 24 Ore)

 

(Nell’immagine il logo di Dazn)