Pubblicato il 05/10/2021, 19:05 | Scritto da La Redazione
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Gialappa’s Band: Bisogna avere il coraggio di sperimentare in tv

Elodie prima “Iena” alla corte di Savino

Il Tempo, pagina 27, di Carmen Guadalaxara.

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Le Iene, da sempre, affrontano diverse tematiche: spazia dalla cronaca, alla politica, all’attualità, al gossip. Punto di forza della trasmissione sono anche gli scherzi esilaranti che coinvolgono i vari personaggi famosi. È un programma utile, perché scovano le truffe e cercano di aiutare le persone in difficoltà. Confermata la squadra degli inviati Giulio Golia, Alice Martinelli, Antonino Monteleone, Alessandro Onnis, Nina Palmieri, Gaetano Pecoraro, Niccolò Tortelli, Matteo Viviani, Gaston Zama e altri compresa la new entry Clemente Russo, danno quel tocco in più, sono irriverenti e affrontano situazioni difficili correndo spesso dei rischi. Ideatore de Le Iene è Davide Parenti e la regia è affidata ad Antonio Monti. Con lo stesso entusiasmo con cui affrontano da oltre 30 anni il mondo della tv, della radio e negli ultimi mesi di Twich la Gialappa’s, storico trio milanese, Marco Santin, Giorgio Gherarducci e Carlo Taranto sono pronti al debutto.

Dieci ragazze per voi posson bastare.
«Siamo molto incuriositi. Con Alessia Marcuzzi e Nicola Savino eravamo un gruppo ben oliato. Ora ricominciamo da zero. La Vanoni alza la media di dieci anni però è giovane dentro. Ognuna di loro ha una forte personalità, bellezza con cui ci confronteremo».
La forza della Gialappa’s è l’amicizia dentro e fuori la tv.
«Una vita assieme. Siamo amici certo, forse all’inizio c’era più frequentazione anche al di fuori degli “studios”, poi, col tempo, anche per un discorso prettamente familiare le strade si sono un po’ divise. Tuttavia, i rapporti sono ottimi, ci vogliamo bene. Ci siamo sempre dati coraggio l’un con l’altro, soprattutto nei periodi complicati di ognuno di noi. Mai mancato il vicendevole sostegno umano. Non c’è un leader no. Tra noi vige la regola del 2 a 1, essendo in 3 decide la maggioranza».

Quest’estate avete sperimentato, per gli Europei di calcio, Twich nuova piattaforma di livestreaming.
«Una grande avventura. Il grande vantaggio: non hai un editore. Tutto è nato 10 giorni prima degli Europei. In realtà avevamo un accordo già dall’anno scorso con una radio nazionale, ma la Pandemia fermò tutto. Fino a qualche settimana prima del fischio d’inizio era ormai deciso che per la prima volta avremmo visto una competizione calcistica da casa e invece così non è stato. Poi un amico ci ha proposto di sbarcare su Twitch, considerata all’unanimità il futuro. Da un gioco a un successo. Incredibile. Non posso nascondere che siamo entusiasti un canale giovanile che man mano sta salendo sempre più in cattedra a discapito dei media “classici”, tv e altro».
La Tv sta morendo.
«Il pubblico è cambiato non la guarda più. È soltanto una vecchia moribonda. Farà la fine della discografia. Si salveranno quelle generaliste. Poi partiamo dal fatto che una prima serata non può iniziare alle 21 e 45 e non si possono fare esperimenti in prima serata tipo quella di Cattelan. Se vuoi crescere si parte da una seconda serata o da un preserale anche se oggi sulle seconde serate non si investe più. Tanti programmi datati sono ancora in onda perché hanno avuto la forza di resistere alle fatiche iniziali. Si ebbe il coraggio di non stopparli, in seconda serata, di insistere e i risultati sono arrivati come Le Iene».
(Continua su Il Tempo)

 

(Nella la Gialappa’s Band)