Pubblicato il 19/07/2021, 17:33 | Scritto da La Redazione

TimVision, il colosso mangia Tv

TimVision, il colosso mangia Tv
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: intervista all’amministratore delegato Luigi Gubitosi, ex Rai. «Ci stiamo adeguando a un trend inevitabile che nel mondo ha portato Netflix, Amazon Prime e Disney+ a guidare la trasformazione del mercato. Quest'anno la finale del Superbowl è stata vista da quasi 100 milioni di persone tra Tv via cavo e streaming».

Luigi Gubitosi: «Tim motore dell’innovazione. Una rete comune? Può accelerare il piano per la transizione digitale»

Corriere della sera, pagina 11, di Federico De Rosa.

«Oggi Tim è sia un incumbent sia una startup -, spiega l’amministratore delegato, Luigi Gubitosi. II manager che da tre anni guida il gruppo di tlc ha avviato un profondo piano di trasformazione e il nuovo profilo dell’ex monopolista dei telefoni si inizia già a vedere -. Restiamo leader nella connettività e nell’infrastruttura, ma abbiamo avviato e stiamo sviluppando attività per il mercato business e per la Pubblica Amministrazione nel cloud, nell’hedge computing, nella cybersecurity, nell’Internet of things e nell’intelligenza artificiale. Per il mercato consumer stiamo investendo su TimVision, con l’ultima novità del Campionato di Serie A in seguito all’acquisto dei diritti da parte di Dazn».

Cosa c’entra Tim con la tv?
«Ci stiamo adeguando a un trend inevitabile che nel mondo ha portato Netflix, Amazon Prime e Disney+ a guidare la trasformazione del mercato. Quest’anno la finale del Superbowl è stata vista da quasi 100 milioni di persone tra Tv via cavo e streaming. Questo cambiamento epocale sta avvenendo anche da noi e poiché la tecnologia non aspetta, Tim si sta velocemente adeguando ampliando l’offerta per cogliere una domanda in rapida crescita. Ovviamente parliamo solo di distribuzione di contenuti».
C’è ancora qualche scetticismo, si teme che la rete di Tim non regga.
«C’era anche durante il lockdown e le reti hanno retto senza problemi. Per il calcio siamo pronti: oltre a investimenti annui per circa 3 miliardi, abbiamo stanziato altri 70 milioni per rafforzare la rete e approntare una piattaforma di distribuzione multicast con cui potremo rispondere adeguatamente alla domanda, anche da parte dei clienti di altri operatori che vorranno vedere il calcio. Non siamo solo noi ad avere vantaggio dai nostri investimenti, ma tutto il mercato. Non solo sul calcio, pensiamo al Cloud, che si sta diffondendo a grande velocità in tutto il mondo».

Sul Cloud che obiettivi ha? È interessato al Polo strategico nazionale?
«Siamo promotori in Italia della tecnologia Cloud. Noovle, nata dalla partnership tecnologica tra Tim e Google, è il primo centro di eccellenza per edge e cloud computing grazie alla più avanzata rete italiana di data center con cui offriamo servizi alle imprese, piccole e grandi, e alla Pubblica amministrazione. Tutto in massima sicurezza, localizzato in Italia e regolato da leggi italiane. Stiamo inoltre lavorando con Cdp e altri partner per elaborare un progetto per il Psn che riteniamo soddisferà le esigenze di modernizzazione, sicurezza, semplificazione e innovazione della Pubblica amministrazione».
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto Luigi Gubitosi)