Pubblicato il 15/04/2021, 15:04 | Scritto da La Redazione

Gerry Scotti e Michelle Hunziker messi alla gogna da Diet Prada, ecco cosa rispondono

Gerry Scotti e Michelle Hunziker messi alla gogna da Diet Prada, ecco cosa rispondono
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: l’account Instagram (2,7 milioni di follower), che mise nei guai Dolce&Gabbana, se la prende con i conduttori di “Striscia la notizia” perché «hanno deriso la pronuncia cinese e fatto gli occhi a mandorla».

Gerry Scotti e Michelle Hunziker: «Ci scusiamo. Ma no all’odio»

Corriere della sera, pagina 40, di Chiara Maffioletti.

Un incubo. Così Michelle Hunziker descrive quello che lei e Gerry Scotti stanno vivendo da quando, a Striscia la Notizia, lanciando un servizio sulla sede Rai di Pechino hanno fatto gli occhi a mandorla e detto qualche parola con la “elle” al posto della “erre”. Ne è nata una bufera internazionale, specie dopo che il potente account Diet Prada, su Instagram, ha rilanciato la vicenda. Ieri in puntata, hanno ribadito che loro e Striscia sono contro ogni forma di razzismo. Ma, ammettono: «Aver urtato qualcuno ci fa male. Però quello che sta succedendo è spaventoso: un’ondata di odio strumentale».

Un passo alla volta. Da dove iniziamo?
H: «Dalle scuse. Le ho anche postate. Se capisci di fare male a qualcuno, la prima cosa è scusarsi, senza riserve».
S: «Lo faccio anche io: se ho involontariamente offeso la cosa mi fa riflettere. Ma che, in un momento così, si produca tanto odio mi allibisce. Non sono un ingenuo, ma la violenza che si riesce a veicolare mi sgomenta».
Non immaginavate una simile reazione?
H: «Da 25 anni mi batto contro ogni discriminazione. Ho dato vita a una fondazione che alimento con impegno e ho sempre comunicato l’importanza dell’inclusione. Poi succede una cosa così e non solo tutto sembra cancellato, ma da ore ricevo minacce di morte, messaggi in cui dicono di voler bruciare i negozi di mio marito Tomaso (Trussardi, ndr). Dicono di boicottarlo, ci scrivono che dobbiamo morire noi, le nostre figlie: un incubo. Tutto questo odio, poi, a cosa porta? A combattere per i diritti umani?».
S: «Sono avvezzo al bene e al male della vita, ma una cosa del genere non mi era mai capitata e mi lascia sbigottito».

Avete parlato di odio veicolato. In che senso?
«Ormai ci sono gli strumenti per indagare e sappiamo che ci sono gruppi specializzati che vogliono seminare odio e strumentalizzare certe tematiche per avere visibilità. Questo deve essere chiaro. Succede spesso, a prescindere dal tema: l’importante è infondere odio. Tra l’altro, questi messaggi non sono quasi mai arrivati dalla comunità cinese, ma da chi per avere like cavalca l’hashtag del momento. E così siamo qui a parlare degli occhi a mandorla fatti da me e Gerry quando in Cina succedono cose inenarrabili, su cui ci dovremmo concentrare, se parliamo di diritti».
S: «Io ho diversi amici cinesi e nessuno mi ha detto nulla. Se ho offeso allora ho sbagliato, ma anche io vorrei dire di non lasciarsi strumentalizzare da chi semina odio. E di stare anche attenti all’obbligo del politicamente corretto che sta investendo la comunicazione: mi spaventa, suona di dittatura, di fascismo».
Ma le sensibilità sono cambiate. Davvero mentre facevate gli occhi a mandorla pensavate di urtare nessuno?
H: «Un secondo dopo ci siamo detti: avremo mica offeso qualcuno? La risposta è stata: ma no no, si capiva che era un gioco, una cosa innocente. Non solo: io e mia figlia Aurora ancora di più, abbiamo gli occhi a mandorla. Mia mamma dice che è di famiglia, nel nostro dna perché avevamo un bisnonno asiatico. Mia figlia è stata oggetto di bullismo per questo, figuriamoci se pensavo che quel gesto potesse essere un’offesa. È surreale. Lo vedevo una caricatura, come quando imito il siciliano di Stefania Petit. La bellezza del mondo è nei colori».

 

(Nella foto Gerry Scotti e Michelle Hunziker)