Pubblicato il 16/10/2019, 14:04 | Scritto da La Redazione
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Oggi in edicola: Mediaset nei guai in Spagna. Arriva Rakuten Tv e sono dolori per tutti

Oggi in edicola: Mediaset nei guai in Spagna. Arriva Rakuten Tv e sono dolori per tutti
La nostra rassegna stampa della mattina, con gli estratti degli articoli più interessanti: il Biscione perde soci spagnoli e 255 milioni di euro. La nuova tv in chiaro che potrà competere con le generaliste.

Mediaset europea balbetta. La fuga dei soci spagnoli costa 255 milioni

La Repubblica, pagina 26, di Vittoria Puledda.

Gli azionisti di Mediaset Espana hanno esercitato in modo piuttosto massiccio il diritto di recesso. Ieri sono stati resi noti i dati ufficiali, secondo cui l’11,9% del capitale sociale ha preferito chiedere un controvalore pari a 6,5444 euro per azione e non partecipare alla fusione – insieme a Mediaset spa – nella costituenda holding olandese Mfe. Una mossa che solo grazie all’accordo con il Credit Suisse, raggiunto la settimana scorsa, non mette a repentaglio l’intera operazione della fusione: la banca svizzera infatti si è impegnata a sottoscrivere tutto il capitale eccedente il tetto dei 180 milioni, fissato da Mediaset per dar seguito alla fusione. È possibile che il Credit Suisse ritiri una quota anche maggiore di azioni Mediaset Espana (che, ovviamente, passerà a Cologno con uno sconto rispetto al valore di Borsa). Non è una sorpresa l’entità del recesso visto che il 4 settembre, giorno dell’assemblea, aveva votato contro la fusione il 23,4% dei presenti. Di questi, oltre due azionisti su tre hanno esercitato il recesso, per un totale di 39 milioni di titoli. In soldoni, un pacchetto che vale 255 milioni, una mina disinnescata solo grazie al paracadute fornito dal Credit Suisse ma non per questo meno segnaletica dello scarso gradimento del mercato verso l’operazione proposta (Mediaset da sola controlla il 51,63% della società spagnola).

Rakuten, al via la tv in chiaro

Italia Oggi, pagina 21, di Claudio Plazzotta.

Rakuten tv ha già otto milioni di clienti in Europa. Che finora avevano pagato per accedere in modalità «à la carte», ovvero senza abbonamenti, ai contenuti di video on demand in streaming della piattaforma, molto forte soprattutto in Spagna. Da novembre, tuttavia, come anticipato da ltalia Oggi, questo over the top controllato dalla multinazionale giapponese Rakuten (un colosso da oltre 10 miliardi di euro di ricavi nel 2019), spariglia il business dello streaming on demand: e, all’interno della sua offerta, lancia una serie di canali in streaming gratuiti e in chiaro, finanziati esclusivamente dalla pubblicità. Proporranno conetnuti originali prodotti da Rakuten, come serie tv, documentari, news e canali sportivi (Rakuten è main sponsor del Barcellona nel calcio, dei Golden State Warriors della Nba di basket, e il suo fondatore Hiroshi Mikitani è pure l’organizzatore della nuova Coppa Davis di tennis), oltre a una ricca library di film (genere sul quale Rakuten ha una delle offerte più vaste). Il tutto, come detto, sia in lineare, sia nella modalità Avod. Advertising video on demand.

 

(Nella foto Piersilvio Berlusconi)