Pubblicato il 04/02/2019, 18:00 | Scritto da Tiziana Leone

Baglioni e Bisio: Non sarà un Festival politico. Qui si canta, non si fanno scaramucce politiche

Parola d’ordine del Festival: fuori la politica dall’Ariston. Domani arrivano Giorgia, Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino, Giorgia e Andrea Bocelli

Non sarà un festival politico. Lo gridano tutti, Claudio Baglioni, il direttore di Rai1 Teresa De Santis, Claudio Bisio. Sanremo è sacro e non c’è spazio per le «scaramucce politiche», come le chiama la De Santis.

«Io sono il sacrestano del festival ci tengo che sia una messa cantata al meglio. Qualsiasi personalismo riguardi me cercherò di combatterlo, il Festival è più importante, perché raccoglie speranze e aspettative di tantissime persone. Da giovane mi sarebbe dispiaciuto che un elemento esterno polemico inutile avesse disturbato il Festival, non bisogna far prevalere il chiacchiericcio, l’importanza del festival non va toccata. Per questo non vi parlerò di altro».

Baglioni spegne le polemiche

Claudio Baglioni non lascia aperti spazi per eventuali polemiche, tirato com’è tra il conflitto di interessi, sollevato da Striscia la notizia, e la polemiche politiche, anche perché San Remo «non è un santo capace di risolvere i problemi dell’universo intero», sorride. Non significa però che non sarà un Festival impegnato.

«Non parlerò di migranti ma nemmeno della crisi del Venezuela, dei nuovi esami di maturità o del buco dell’ozono – garantisce Bisio – Qualcuno mi teme, tutti a dire chissà cosa farà Bisio. Certo che il festival di Sanremo vince su tutto, ma non mi snaturerò. Nella mia storia professionale ci sono testi di De Andrè, di Pennac, ho lavorato con Elio e le storie teste. Quello è il mio passato, sono stato chiamato per essere me stesso, con garbo».

Gli ospiti

Gli ospiti, tutti italiani, hanno fatto gridare al Festival autarchico, al sovranismo che si fa canzonetta. «Ci saranno  ospiti italiani non per sana autarchia, ma perché ritengo che l’internazionalità sia nel fatto che molti nostri artisti sono internazionali, basta pensare che la prima sera ci sarà Andrea Bocelli».

Gli fa eco il direttore di Rai1: «Si è parlato molto di una polemica tra me e Claudio Baglioni: non è così, stiamo lavorando bene insieme e siamo avviati su una sempieterna amicizia. Festival sovranista o autarchico? Macchè qui l’autarchia non c’entra nulla. E’ un festival complesso, il punto di arrivo di tanti stimoli, tra cui l’italianità».

La prima serata

Domani finalmente il via con ospiti Giorgia, Piefrancesco Favino, Claudio Santamaria. «Siamo tesi, non pensavo che fosse così – ammette Bisio – Vado per i 40 anni di carriera, ma una cosa così non mi era mai capitata. Sono due mesi che proviamo e non vedo l’ora di entrare in campo».

Più abituata Virginia Raffaele, “una veterana” all’Ariston, che quest’anno debutta da conduttrice, con la sua faccia. «Per me è un po’ una prima volta – confessa – Cercherò di alternare la conduzione a performance anche con i due Claudi sul palco. Quest’anno Baglioni ha chiamato me, ci metto la faccia,  anche se ormai i personaggi, essendo diventata bipolare, fanno parte di me e magari verranno fuori in un modo o un altro. Domani sera farò un numero con Piefrancesco Favino».

Arriverà anche Andrea Bocelli, con cui Baglioni canterà “Mare calmo della sera”. «Per me sono cavoli amari, devo cantare in tonalità di Bocelli  – ironizza Baglioni – E’ il brano con cui vinse Sanremo e farà una sorta di investitura, così dopo il conflitto di interessi mi accuseranno anche  di nepotismo, perché Andrea passerà il testimone al figlio. Poi ci sarà Giorgia con cui interpreterò due canzoni, ma sarà una sorpresa. Qualcosa lasciatemela ancora in canna. A proposito canna si può dire?».

Il caso F&P

Scherza Baglioni che parla di Sanremo «meno male che ne parlo a lungo se no finivo per dire qualcosa sui migranti», ma la questione del suo conflitto di interessi con la F&P di Ferdinanzo Salzano, cui appartengono anche molti artisti presenti a Sanremo aleggia per tutta la conferenza stampa.

È il direttore di Rai1, Teresa De Santis a chiarire: «Sul presunto conflitto d’interessi ne parlo concettualmente e culturalmente. La produzione culturale vive anche di contiguità. Ovvero si può avere possibilità di avere artisti che altrimenti non si potrebbero avere, proprio grazie ai rapporti personali. In tanti eventi accade che siano le filiere amicali ad avere poi il risultato».

Aggiunge Claudio Fasulo, vicedirettore di Rai1 e responsabile del Festival: «Avere in gara Il Volo, Nek o Francesco Renga sono scelte inattaccabili dal punto di vista  della qualità. Questa situazione è figlia di un mercato molto concentrato, ma nella assoluta trasparenza del lavoro che facciamo, vi invito a verificare che il primo ospite di domani sarà Andrea Bocelli, artista al di fuori della F&P».

La giuria d’onore

In giuria d’onore, che esprimerà il proprio voto nelle serate di venerdì e sabato ci saranno Mauro Pagani (Presidente), Ferzan Ozpetek, Camila Raznovich, Claudia Pandolfi, Elena Sofia Ricci, Serena Dandini, Joe Bastianich e Beppe Severgnini.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio)