Pubblicato il 07/09/2017, 15:33 | Scritto da La Redazione

Aldo Grasso: Male la Nazionale in campo, malissimo i telecronisti

Aldo Grasso: Se anche le telecronache della Nazionale vanno in sofferenza

Rassegna stampa: Corriere della Sera, di Aldo Grasso.

Adesso vi spiego perché l’Italia gioca così male. È molto semplice, tutta colpa della telecronaca di Alberto Rimedio e Alberto Zaccheroni. Parlano come gioca Verratti, sono sempre in sofferenza, si fanno saltare come birilli. Paradosso? Può darsi, anche se la grande letteratura ci ha insegnato che esiste una osmosi fra realtà e rappresentazione. RaiSport è da tempo in sofferenza, ci si attendevano cambiamenti con la gestione Romagnoli, ma invece tutto è come prima, se non peggio. La coppia Rimedio-Zaccheroni è così opaca, così fragile che basterebbe un refolo di buon senso per spazzarla via. Rimedio è l’ex pupillo di Paolo Francia, il primo biografo ufficiale di Gianfranco Fini. Invece di raccontare quello che succede, dice quello che i calciatori dovrebbero fare. Un genio.

Zaccheroni (sei sconfitte consecutive nel Toro 2006-07) è una brava persona, ma commentare non è il suo mestiere. Ha un tono di voce che addormenta, persino quando agli azzurri arrivano i fischi del pubblico: «Non li dobbiamo ascoltare». Invoca continuamente pazienza, non si capisce se per sé o per l’Italia. La Rai sta inventando la telecronaca a tre, visti i continui e inutili inserimenti di Alessandro Antinelli da bordocampo. La sua principale preoccupazione è di stigmatizzare uno spettatore che sta criticando Ventura. La scena più divertente è un fuori onda alla fine del primo tempo. Antinelli si rivolge a Zaccheroni e gli dice: «Adesso veloci, Zac». Che invito era? A essere più dinamici nei commenti? Ad andare in bagno? Ad approfittare del buffet e spazzolare tartine? Mistero. E dire che «reattivo» è l’aggettivo più usato nei commenti da Zac.

Non è che dopo vada meglio. In studio Simona Rolandi, sempre trafelata, Jacopo Volpi, sempre preoccupato per la Rolandi, e Marco Tardelli, ormai un prezzemolino. Ci sono parole che finiscono con l’intorpidire le idee, le speranze, financo i muscoli. Ecco perché l’Italia gioca male.

(Nella foto i giocatori della Nazionale)