Pubblicato il 19/11/2016, 12:01 | Scritto da La Redazione
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Vivendi, Mediaset rinuncia al sequestro

Vivendi, Mediaset rinuncia al sequestro
Se la decisione di Mediaset fa pensare che il clima tra le due società si stia facendo più disteso, la replica piccata del legale francese depone per la tesi opposta. Così su Il Messaggero.

Gli italiani si dicono rassicurati grazie ai documenti depositati ma i francesi: «si sono tirati indietro perchè non avrebbero vinto»

 

Rassegna Stampa: Il Messaggero, pagina 18, Carlotta Scozzani

 

Vivendi, Mediaset rinuncia al sequestro

IL DIETROFRONT

 

ROMA Mediaset depone, almeno in parte, le armi, nella battaglia con Vivendi. La società della famiglia Berlusconi rinuncia al ricorso d’urgenza per il sequestro del 3,5% delle azioni francesi. Si tratta della quota che Mediaset e Vivendi si sarebbero dovute scambiare stando agli accordi di aprile, che soprattutto però prevedevano il passaggio ai francesi del 100% di Mediaset Premium. ACCORDO MANCATO Il gruppo di Vincent Bollore, tuttavia, si era tirato indietro proponendo un accordo alternativo. Il Biscione non ne aveva voluto sentire parlare e da lì aveva ingaggiato una battaglia contro i francesi di cui la richiesta di sequestro cautelare (l’udienza era già fissata per il 23 novembre) è stata solo un episodio. Mediaset, spiega una nota, ritiene «non più sussistente il pericolo che i propri diritti contrattuali risultino pregiudicati dalla fisiologica durata del giudizio di merito le cui domande restano integralmente confermate». La società si sente «rassicurata dalla documentazione depositata in cancelleria da Vivendi che si è costituita in giudizio» in quanto «viene dimostrata l’ampia capienza della azioni proprie in portafoglio per periodi di tempo compatibili con la durata prevedibile della causa di merito». Diversa la versione del legale di Vivendi, Ferdinando Emanuele: «Abbiamo depositato una memoria corposa e allegato documenti che escludono il pericolo di alienazione delle azioni. Non abbiamo rilasciato alcuna dichiarazione formale né garanzia e, dopo aver letto la memoria, la controparte deve aver capito che il ricorso d’urgenza non sarebbe stato accolto». Il timore di Mediaset era che Vivendi vendesse i titoli, ma i francesi sembra abbiano dimostrato di possedere azioni proprie per circa il 6% vincolate per un po’ di tempo. Se la decisione di Mediaset fa pensare che il clima tra le due società si stia facendo più disteso, la replica piccata del legale francese depone per la tesi opposta. Mediaset ha poi precisato che la causa civile per danni «prosegue secondo la calendarizzazione prevista», con una udienza fissata per fine marzo. Chissà se entro allora si riuscirà a trovare.