Pubblicato il 23/08/2016, 12:03 | Scritto da La Redazione
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Mediaset-Vivendi: forse c’è una soluzione

Mediaset-Vivendi: forse c’è una soluzione
In Borsa il titolo recupera. Atteso tra oggi e domani l'atto di citazione da parte di Fininvest contro il gruppo di Bolloré, che riunirà il board giovedì 25 agosto. Così su “Il Sole 24 Ore”.

Mediaset pronta a valutare soluzioni alternative con i francesi di Vivendi

 

Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 17, di Mar.Man.

In Borsa il titolo recupera. Atteso tra oggi e domani l’atto di citazione da parte di Fininvest contro il gruppo di Bolloré, che riunirà il board giovedì 25 agosto.

Mediaset apre a nuove soluzioni sul riassetto di Premium, a patto che siano concordate, e anche il mercato sembra scommettere su compromessi in arrivo. Tutto questo mentre oggi, al massimo domani, Fininvest depositerà al Tribunale un atto di citazione contro Vivendi, dopo quello fatto recapitare a Parigi da Mediaset. Ieri le azioni del gruppo di Cologno Monzese hanno registrato un rialzo dimezzo punto percentuale (+0,44%). La performance arriva dopo che venerdì scorso Mediaset ha annunciato di aver depositato l’atto di citazione contro Vivendi per chiedere a Vivendi il rispetto del contratto siglato in aprile per la vendita della pay-tv Premium. Il contratto tra Mediaset e Vivendi, nella sua versione originaria (poi rivista dai francesi), prevedeva l’acquisizione del 100% di Premium da parte di Vivendi (oltre a uno scambio azionario sul 3,5% del capitale delle due società). Nel dettaglio la domanda giudiziale «è finalizzata a ottenere l’esecuzione coattiva del contratto per ordine del giudice e il risarcimento dei danni sin qui subiti da Mediaset stimati per ora in un importo pari a 50 milioni per ogni mese di ritardo nell’adempimento da parte di Vivendi a partire dal 25 luglio 2016». Inoltre il gruppo controllato da Fininvest ha preannunciato, nel caso in cui gli impegni non dovessero essere onorati, una causa per risarcimento danni, calcolati intorno a 1,5 miliardi.

La francese Vivendi non ha al momento voluto pronunciarsi sull’azione giudiziaria, ma da Cologno Monzese non si escludere la possibilità di trovare «nuove soluzioni», a patto che siano concordate. Un portavoce di Mediaset ha infatti chiarito al quotidiano francese Les Echos che la posizione del gruppo controllato dalla famiglia Berlusconi è «limpida: il contratto dev’essere onorato e il closing deve aver luogo da qui al 30 settembre». Al di là di questo ha aggiunto «siamo aperti all’esame di altre proposte, ma eventuali nuove soluzioni devono essere elaborate con l’accordo delle due parti». La battaglia di carte bollate, dunque, come nelle attese, appare un atto dovuto. Ma c’è la volontà di trovare un accordo che soddisfi entrambi i gruppi. In pratica Mediaset ha voluto tutelarsi sul fronte legale nei confronti della controparte francese, in attesa di poter riavviare le trattative in tempi stretti. Del resto sviluppi sono attesi a breve: giovedì 25 agosto Vivendi approverà i conti semestrali e con ogni probabilità chiarirà la propria posizione sul dossier Premium.

Intanto oggi, al più tardi domani, Fininvest depositerà un atto simile nei contenuti a quello della controllata Mediaset, contro il gruppo presieduto da Vincent Bolloré. La holding della famiglia Berlusconi, che ha in portafoglio il 34,7% di Mediaset, è coinvolta sia indirettamente (come azionista) sia direttamente alla luce del patto parasociale che era allegato all’acquisto di Premium e cioè l’impossibilità dei francesi per tre anni di salire oltre il 5% di Mediaset.

 

(Nella foto le sedi di Mediaset e Vivendi)