Pubblicato il 07/08/2016, 12:30 | Scritto da Francesco Sarchi
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Effetto Milan sui conti di Berlusconi Altre alleanze nel mirino di Mediaset

Effetto Milan sui conti di Berlusconi Altre alleanze nel mirino di Mediaset
Muro contro muro con Vivendi, si valutano nuovi investimenti nella tv free in Germania e Regno Unito. Così Giuseppe Bottero su "La Stampa".

Muro contro muro con Vivendi

Rassegna stampa, La Stampa, pag. 12, di G. Bottero

Effetto Milan sui conti di Berlusconi Altre alleanze nel mirino di Mediaset

Muro contro muro con Vivendi, si valutano nuovi investimenti nella tv free in Germania e Regno Unito

Un tesoro da oltre mezzo miliardo di euro che andrà a rafforzare Fininvest in un momento delicatissimo. Il giorno dopo l’annuncio della cessione del Milan ai cinesi, tra gli analisti e nei corridoi delle banche d’affari è partita la corsa a disegnare il futuro della holding di Silvio Berlusconi, impegnata in una sfida durissima contro Vivendi, che ha respinto l’accordo firmato con Mediaset sulla pay tv Premium, facendo crollare il titolo in Borsa (-20% in un paio di settimane) e complicando i piani del Biscione, deciso a creare una piattaforma video a pagamento sul modello di Netflix. Le mosse di Parigi Se i francesi nei giorni scorsi hanno fatto trapelare segnali d’apertura, Mediaset fino a oggi ha tenuto il punto. Il mandato che il Cda ha affidato a Pier Silvio Berlusconi è chiaro: nessuna trattativa, l’obiettivo è far rispettare le condizioni del contratto. Significa affrontare una lunga e dispendiosa battaglia legale, ma con 512 milioni freschi nelle casse della controllante, di cui 100 da versare entro settembre, il Biscione vede rafforzarsi decisamente la sua posizione. La strategia, dunque, non cambia, anche se in attesa del Cda di Vivendi, fissato per il 25 agosto, è lecito aspettarsi un’accelerazione da parte francese visto che, alla riunione del board, almeno i consiglieri indipendenti chiederanno notizie sulla complicatissima partita italiana. E pure tra advisor e possibili «ambasciatori» si registra un certo attivismo: la partita è ghiotta. I due scenari Aspettando le mosse di Parigi, per Fininvest si aprono comunque almeno due scenari. Il primo passa da un consolidamento della holding all’interno del capitale di Mediaset, attraverso una serie di acquisti in Borsa. Il secondo, più suggestivo, prevede un rafforzamento fuori dai confini italiani. I piani allo studio dei vertici di Cologno disegnano scenari di espansione nei mercati televisivi in chiaro di Germania e Regno Unito. Un’ambizione già coltivata nei mesi scorsi. «Abbiamo la volontà di continuare a investire» spiegava Pier Silvio Berlusconi a «La Stampa» ad aprile, nel giorno delle nozze con Vivendi, magari per creare un «polo europeo di televisioni free». Le strade europee Anche gli analisti scommettono in uno sviluppo internazionale del Biscione. Il panorama tv europeo, ragionano, offre più opportunità: si possono stringere accordi e mettere in piedi delle alleanze industriali anche senza suonare a colossi tipo Sky, ma puntando a entrare nel capitale di compagnie ben posizionate nei mercati strategici. In cima alla lista dei desideri ci sarebbero obiettivi ambiziosi, la tedesca ProSieben, quotata alla Borsa di Francoforte, che trasmette in 13 Stati, e la britannica Channel 4, considerati ideali per cercare intese e sviluppare progetti comuni. Mediaset, che al momento è il primo operatore italiano online per video visti 4,8 milioni al giorno sarebbe invece più fredda su un’altra delle ipotesi che circolano tra gli osservatori: un investimento deciso per guadagnare quote di mercato nel digitale. Ci sono spazi di manovra pure in Francia ma la guerra con Vivendi, ovviamente, complica l’atterraggi

(Nella foto Silvio Berlusconi)