Pubblicato il 02/08/2016, 11:31 | Scritto da La Redazione
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Vivendi gela Mediaset: Valutiamo altri partner

Vivendi gela Mediaset: Valutiamo altri partner
Continua la querelle tra il colosso francese e il Biscione sulla cessione di Premium. L’ad Arnaud de Puyfontaine al ‘Financial Times’: “Dici di vendermi una Ferrari e poi mi ritrovo una Punto”. Così su “Il Messaggero”.

Vivendi contro Mediaset: Troveremo altri player

 

Rassegna stampa: Il Messaggero, pagina 16, di Ca.Sco.

Continua a distanza Io scontro tra Mediaset e Vivendi sulla tv a pagamento Premium. Per capire di cosa si tratti è necessario fare un passo indietro, alla settimana scorsa, quando il gruppo dei media francese di cui è primo socio Vincent Bolloré ha fatto sapere alla società italiana della famiglia Berlusconi di non volere più acquistare il 100% di Mediaset Premium, come da accordi dello scorso aprile, ma solo il 20%, per rilevare invece direttamente il 15% (in tre anni, tramite un’obbligazione convertibile) del gruppo televisivo del Biscione. Da giorni, intorno a questa vicenda, le parti in causa non se le mandano a dire. Ieri la palla è di nuovo passata a Vivendi, il cui amministratore delegato Arnaud de Puyfontaine, in un’intervista a Les Echos, ha tenuto a precisare che pensare che Vivendi punti a prendere il controllo di Mediaset è «totalmente erroneo. Certo – spiega – se Mediaset non fosse una buona azienda, non prevedremmo un futuro comune con Vivendi. Chi sa cosa succederà tra cinque o dieci anni? L’accordo previsto può aiutare a conoscerci meglio. Ma dire che abbiamo strumentalizzato l’accordo per realizzare un obiettivo finale che sarebbe di prendere il controllo di Mediaset lo rifiutiamo formalmente».

LA REPLICA Il manager rifiuta di commentare «l’esposizione giuridica» della società francese, ma si dice «del tutto sereno». «Accusarci di non onorare il contratto è inaccettabile. Le affermazioni contenute in alcuni comunicati di Mediaset sono diffamatorie e siamo pronti a sostenerlo davanti alla giustizia», rilancia de Puyfontaine, che ribadisce che il progetto di Vivendi è di «creare un gruppo francese leader mondiale dei contenuti». Su questo fronte, dice, «faremo di tutto per trovare una soluzione con Mediaset, ma non è una conditio sine qua non. Ci sono altri attori in Italia. Da maggio 2015 abbiamo iniziato un viaggio in Telecom Italia, che ci permette di avere un piede nelle infrastrutture e ci mette in una buona posizione strategica». In un’altra intervista, al Financial Times, l’ad di Vivendi è stato ancora più esplicito riferendosi al passo indietro sull’acquisto del 100% di Premium: «Se mi dici che mi stai vendendo una Ferrari e poi viene fuori che è una Punto, c’è un problema».

 

(Nella foto le sedi di Mediaset e Vivendi)