Pubblicato il 14/12/2023, 17:02 | Scritto da La Redazione
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Vivendi: si cambia!

Vivendi: si cambia!
Vivendi cambia volto. Considerato dagli investitori come una holding diversificata con molteplici interessi, il gruppo francese dei media ha deciso di assumere lo status di azionista di Universel Music, quotata in borsa nel 2021. Così su Les Echos.

Vivendi vuole cambiare volto con uno scorporo in diverse entità distinte

Les Echos, di David Barroux, pag. 19

Vivendi cambia volto. Considerato dagli investitori come una holding diversificata con molteplici interessi, il gruppo francese dei media ha deciso di assumere lo status di azionista di Universal Music, quotata in borsa nel 2021. Il gruppo controllato dalla famiglia Bolloré, che è appena diventato il maggiore azionista di Lagardère, ha annunciato che studierà la possibilità di quotare in borsa altri due suoi asset, ovvero Havas e Canal Plus. Con uno sconto da conglomerato. In questo modo, Vivendi spera di poter continuare a esercitare una forma di controllo su gruppi attivi in attività diverse (musica, editoria, pubblicità, pay-TV) il cui valore sarebbe meglio riconosciuto dai mercati finanziari. L’idea è stata proposta al consiglio di sorveglianza di Vivendi e sarà ora studiata. L’operazione, che si preannuncia complessa, potrebbe richiedere tra i dodici e i diciotto mesi. Se dovesse andare in porto, potrebbe in teoria consentire a Vivendi di diventare un azionista di riferimento di società che potrebbero anche effettuare acquisizioni o fusioni “sulla carta”, pagando le operazioni di crescita esterna in azioni, anziché in contanti. Come ha fatto con Universal Music, Vivendi potrebbe anche ritirarsi gradualmente da queste società. Strategia finanziaria Da tempo confinato nel mercato francese della pay-TV e confrontato con la concorrenza di operatori come Netfllx nello streaming, il gruppo Canal+ persegue da diversi anni una strategia di internazionalizzazione e digitalizzazione dei suoi metodi di distribuzione. Il suo portafoglio comprende oggi più di 25 milioni di abbonati in quasi 50 Paesi.

Dopo aver acquisito M7 e poi SPI, l’azienda ha assunto partecipazioni strategiche in società come Multichoice (in Africa), VIU e Viaplay (in Asia) e intende proseguire la sua espansione internazionale. Come attore principale del mercato pubblicitario francese, Navas deve continuare a crescere e a perfezionare la sua rete internazionale. Pur avendo una forte presenza negli Stati Uniti, questo attore del mercato pubblicitario deve confrontarsi sia con i giganti anglosassoni sia con un concorrente francese, Publicis, che ha affrontato meglio di lui la svolta verso i servizi digitali e la cui performance è stata riconosciuta dai mercati finanziari. Fedele alla sua fama di industriale e di stratega finanziario, Vincent Bolloré, che insieme ai figli gestisce le partecipazioni di un impero familiare, ha sorpreso ancora una volta i mercati, che si aspettavano che acquistasse l’intero capitale di Vivendi, di cui è il maggiore azionista, per togliere questo conglomerato dal mercato azionario. Se l’operazione andrà in porto, Vivendi continuerà a gestire direttamente una linea di business come l’editoria di riviste (Prisma), ma sarà prima di tutto una holding che gestisce diverse partecipazioni.
(Continua su Les Echos)