Pubblicato il 06/12/2023, 19:01 | Scritto da La Redazione

E se Giambruno facesse causa a Mediaset?

E se Giambruno facesse causa a Mediaset?
Lunedì 4 dicembre. Andrea Giambruno scherza con un gruppo di amici, a pranzo. Sono una decina di persone in tutto, seduti all'Osteria del Sostegno, un piccolo ristorante in centro, a due passi dal Pantheon e a due passi dal Palazzo dove ogni giorno si reca a lavorare la sua ex compagna, Giorgia Meloni. Così su La Stampa.

Giambruno va dagli avvocati ora vuole fare causa a Mediaset

La Stampa, di Ilario Lombardo, pag. 17

Lunedì 4 dicembre. Andrea Giambruno scherza con un gruppo di amici, a pranzo. Sono una decina di persone in tutto, seduti all’Osteria del Sostegno, un piccolo ristorante in centro, a due passi dal Pantheon e a due passi dal Palazzo dove ogni giorno si reca a lavorare la sua ex compagna, Giorgia Meloni. Appare rilassato, ma si percepisce una striscia di arrabbiatura che gli attraversa lo sguardo. Chi lo osserva, attorno al tavolo, lo descrive così, ma anche molto risoluto mentre annuncia di essere pronto a fare causa a Mediaset, l’azienda che lo ha prima promosso alla conduzione e poi silurato, sfilandogli il programma Diario del giorno, dopo una serie di gaffe culminate negli imbarazzanti e molesti fuorionda pubblicati da Striscia la notizia, programma dello stesso network. Giambruno ha voglia di rivincita e in queste settimane ha studiato con il suo avvocato la migliore strategia, quella che gli darebbe più chance di rifarsi sull’azienda: «Faccio causa per violazione della privacy e diffamazione a mezzo stampa. L’avvocato mi ha detto che così vinciamo sicuro». Sono parole sue, riportate da testimoni diretti a cui ha raccontato cosa pensa di fare, e perché. Ora bisognerà vedere se andrà fino in fondo, con l’obiettivo di ottenere un risarcimento. È consapevole a cosa va incontro, ma è determinato. Troppa la delusione, troppo grande la ferita.

«Mi hanno fatto fare un figura di merda mondiale» si è sfogato. L’eco è stato effettivamente globale. Titoli di giornali internazionali dedicati al first gentleman, partner della prima presidente del Consiglio italiana donna che scherza con battute pesanti a sfondo sessuale con colleghe in studio, allude ironicamente a rapporti a tre e si tocca le parti intime. Il tutto trasmesso dalla stessa tv di cui lui è dipendente, e che appartiene alla famiglia di Silvio Berlusconi, padre-padrone del centrodestra per trent’anni. C’è una sentenza della Corte di Cassazione, anno 2011, che è un precedente favorevole. È una delle armi che avrebbe in mano il suo avvocato, convinto che si tratti di colloqui privati, tra colleghi, intercettati sul luogo di lavoro, e che non potevano essere divulgati. I fatti sono noti: dopo mesi di inciampi in diretta, a metà ottobre Striscia la notizia crea una rubrica—”Giambrunasca” – dedicata al giornalista. Già la prima puntata è insostenibile. La seconda è fatale. Si profila uno stillicidio. Qualche giorno dopo Antonio Ricci, autore del programma, allude ad altri episodi. Ma Giorgia Meloni arriva prima e con una nota pubblicata al mattino sui social, all’indomani della seconda puntata, annuncia la separazione, chiudendo così il comunicato: «Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua». Non ha mai spiegato a chi si riferisse. Quel che è certo è che in quella famiglia-partito che è Fratelli d’Italia i sospetti che non si sia trattato di una scelta in solitaria di Ricci, e che i suoi editori, Marina e Pier Silvio Berlusconi, ne fossero a conoscenza, sono tuttora forti. Meloni però non può più difenderlo. Né tentare di giustificarlo, come è stata costretta a fare, visibilmente seccata, quando in conferenza stampa, a settembre, le viene chiesto un parere su quella raccomandazione che il compagno aveva rivolto in diretta alle ragazze: di non uscire ubriache per non tentare «il lupo» sempre in agguato. Il 25 ottobre Mediaset e Giambruno si accordano. Il giornalista lascia la conduzione e torna dietro le quinte, come autore. È quello che ha fatto per anni, prima di avere un programma tutto suo, ottenuto in coincidenza con l’ascesa a Palazzo Chigi della sua compagna. In questa storia, sin dall’inizio, il privato e il pubblico si mescolano troppo facilmente e pericolosamente.
(Continua su La Stampa)

 

 

 

 

 

(Nella foto Andrea Giambruno)