Pubblicato il 06/12/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione

Sangiuliano contro la Rai: ora tocca alla vigilanza

Sangiuliano contro la Rai: ora tocca alla vigilanza
Imbarazzo, al limite dell'incredulità. Con l'ufficio legale subito incaricato di occuparsi della faccenda. Questo il clima al settimo piano di Viale Mazzini dopo la diffida giunta in Rai da parte di Gennaro Sangiuliano nei confronti del programma di Radio 1 Un giorno da pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Così su Il Fatto Quotidiano.

La diffida Rai di Sangiuliano: il caso arriva in Vigilanza

Il Fatto Quotidiano, di Gianluca Roselli, pag. 5

Imbarazzo, al limite dell’incredulità. Con l’ufficio legale subito incaricato di occuparsi della faccenda. Questo il clima al settimo piano di Viale Mazzini dopo la diffida giunta in Rai da parte di Gennaro Sangiuliano nei confronti del programma di Radio 1 Un giorno da pecora, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari colpevoli, secondo il ministro della Cultura, di denigrarlo con sfottò che ne mettono in dubbio autorevolezza, preparazione e adeguatezza al ruolo. Tàato da elencare, nella missiva dell’avvocato Silverio Sica, i titoli accademici dell’ex giornalista. Al settimo piano non s’è parlato d’altro, ma le bocche ufficialmente restano cucite. Così come in Cda. A parlare è però il Parlamento. “Un politico che non hailtempo di leggere un libro ma ne trova per diffidare una trasmissione che fa della satira su di lui, fa sorridere. Se quel politico è ministro della Cultura e manda questa diffida a una trasmissione Rai, da cui è in aspettativa, la cosa fa ridere meno ‘, è il commento, su X, della presidente della Vigilanza, Barbara Floridia. “A Sangiuliano suggerisco di farsi una risata. Il centrodestra come sempre si dimostra liberale a parole e autoritario nellapratica. Equesto governo conferma di essere totalmente allergico alle critiche. Chi le fa, compie un peccato di lesa maestà , afferma il verde Angelo Bonelli. “Lascia basiti che un ministro, oltre a non apprezzare l’ironia, faccia ricorso a vie legali perché non gradisce i contenuti e lo stile di una trasmissione radiofonica.”, sostiene Ouidad Bakkali, del Pd, che ha presentato un’interrogazione in Vigilanza.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)