Pubblicato il 30/11/2023, 15:04 | Scritto da La Redazione

Pier Silvio Berlusconi è “assolutamente soddisfatto” dei programmi Mediaset

Pier Silvio Berlusconi è “assolutamente soddisfatto” dei programmi Mediaset
«Ottimi risultati in termini di ascolto», una raccolta in recupero che a novembre ha segnato un +9% dopo la crescita dell'8% di ottobre e un anno che si chiuderà in progresso dell'1,5%, forse anche del 2%. Per questo Pier Silvio Berlusconi è «orgoglioso di tutto il lavoro di Mediaset. Così la sua intervista a Italia Oggi.

Mediaset va bene, ma che fatica

Italia Oggi, di Andrea Secchi, pag. 17

«Ottimi risultati in termini di ascolto», una raccolta in recupero che a novembre ha segnato un +9% dopo la crescita dell’8% di ottobre e un anno che si chiuderà in progresso dell’1,5%, forse anche del 2%. Per questo Pier Silvio Berlusconi è «orgoglioso di tutto il lavoro di Mediaset e della squadra, un lavoro per alzare il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta iniziato nel 2020 quando tutti i broadcaster del mondo avevano paura». Ma la conclusione di questo ragionamento, fatto durante l’incontro con i giornalisti di fine anno è «non dire quanto siamo bravi è forti, ma quanto è dura». Per l’amministratore delegato di Mfe, quello che si sta per chiudere «è uno degli anni più complicati della storia. I risultati di ascolto ci confortano ma non nascondo che è stata tostissima». Già la scorsa settimana con la diffusione dei dati del terzo trimestre, il direttore finanziario Marco Giordani aveva sottolineato che i buoni risultati sui margini erano dovuti a un’opera complessa di riduzione dei costi e sinergie con la Spagna.

Pier Silvio ieri ha raccontato com’è andata: a parte l’inflazione e i tassi in crescita, ci sono stati i ricavi pubblicitari in calo in Italia e ancor di più in Mediaset España, l’azzeramento dei dividendi da Prosieben, e nel complesso 90 milioni in meno di poste positive in bilancio rispetto al 2022 a pochi mesi dall’inizio dell’anno: «Abbiamo fatto tutto ciò che è possibile, messo in atto tutte le azioni che pareggiavano i costi e i mancati ricavi e così siamo arrivati ad avere 91 milioni di euro di impatto positivo sul bilancio». Fra le scelte anche quella di sfilarsi dalla corsa ai diritti della Serie A. A fine anno l’obiettivo è di ottenere lo stesso livello degli utili del 2022, quando erano stati 216 milioni di euro. A questa cifra, peraltro, si dovrebbe aggiungere il pro-quota dell’utile di Prosieben che, secondo gli analisti, dovrebbe arrivare ai 50 milioni, cosicché per Mfe gli utili potrebbero arrivare ai 260 milioni. Dei risultati di ascolto, già visti su queste pagine, hanno parlato Federico di Chio, direttore del marketing strategico di Mediaset, e il direttore generale palinsesto e distribuzione Marco Paolini (che a fine anno andrà in pensione e sarà sostituito da Giovanni Modina). Due cifre su tutte: l’audience della tv lineare tradizionale per Mediaset quest’anno è pressoché stabile (+0,2) ma aumenta se si considerano anche i dispositivi digitali (+1,6%) con la total audience. Il dato però che Paolini ha ribadito in particolare è la share del 38,3% nell’autunno 2023 sul totale canali, 2,7 punti in più sulla Rai (35,6%) e questo sul target individui, il complesso dei telespettatori. Sul target commerciale (15-64 anni) la share è passata dal 36,3% del 2019 al 40,7% del 2023 a fronte di un calo di tutti gli altri player. Di fatto, ha ribadito Mediaset, il gruppo si sta avviando a chiudere l’anno come primo gruppo sugli ascolti di tutto il pubblico non solo sul target commerciale, con un incremento di 4,2 punti (sempre dal 2019 a oggi) al 37,7% contro un calo dello 0,9% della Rai a 37,1%.

Che dire dei singoli programmi che hanno segnato in qualche modo la nuova stagione? Pier Silvio Berlusconi si è detto «assolutamente soddisfatto» del lavoro sul Grande Fratello, per il quale aveva chiesto meno trash: «era una questione di rispetto e attenzione». «Supersoddisfatto», poi, per È sempre Cartabianca su Rete 4, un prodotto per cui ha a lungo corteggiato Bianca Berlinguer («dal punto di vista professionale, ovviamente»): per Pier Silvio si è trattato di «una normale evoluzione, non di una rivoluzione» come l’hanno definita i giornali, cosa che comunque ha aiutato alla buona pubblicità del gruppo anche all’estero. Per quanto riguarda Pomeriggio Cinque (quest’anno con Myrta Merlino), «è un compito veramente arduo», ha detto l’a.d. «Non son un grandissimo fan di quei contenitori, perché si va dalla cronaca nera a parlare di costume in maniera leggera. Sul prodotto specifico siamo soddisfatti ma secondo me è in discussione il senso di quei contenitori. Si potesse fare in modo di fare meno cronaca nera… però noi dobbiamo fare ascolti». In ogni caso, il Gf ha guadagnato 1,4 milioni di contatti sulla passata edizione, Pomeriggio Cinque è stabile sul target commerciale con un incremento di alcuni target pregiati e Cartabianca ha registrato una share del 6,1% in autunno, superiore a quella che aveva su Rai 3 e all’attuale controprogrammazione.
(Continua su Italia Oggi)

 

 

 

 

 

 

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)