Pubblicato il 09/11/2023, 19:03 | Scritto da La Redazione
Argomenti: ,

Bruno Voglino: Rai? Non c’è mai limite al peggio

Bruno Voglino: Rai? Non c’è mai limite al peggio
Bruno Voglino è uno dei grandi maestri della tv italiana; la tv dei sogni, dellaformazione di generazioni, dell'intrattenimento, del dibattito popolare, della riflessione. La tv dei grandi ascolti, quella che ancora oggi fa storia. Voglino, con Angelo Guglielmi, ha creato la Rai3 di Blob, di Chi l'ha visto, di Mi manda Rai3, di Quelli che il calcio... Così su Il Fatto Quotidiano.

“Così la Rai finisce in malora: se lavorassi lì ora avrei paura”

Il Fatto Quotidiano, di Alessandro Ferrucci, pag. 10

La situazione non è rimediabile”.

Perché?

Sono uno attento a quel che accade e non cado nelle illusioni; (pausa) eppure tra due mesi compio 92 anni… (Bruno Voglino è uno dei grandi maestri della tv italiana; la tv dei sogni, dellaformazione di generazioni, dell’intrattenimento, del dibattito popolare, della riflessione. La tv dei grandi ascolti, quella che ancora oggi fa storia. Voglino, con Angelo Guglielmi, ha creato la Rai3 di Blob, di Chi l’ha visto, di Mi manda Rai3, di Quelli che il calcio…).

Controlla gli ascolti?

Un’occhiata la do; malgrado tutto ho speso una vita dentro la Rai e non sono indifferente rispetto alle sue sorti.

E…

Visto l’andazzo, se oggi fossi ancora un dipendente della Rai, non sarei così sicuro del mio futuro professionale: ci sono dei programmi di Rail che viaggiano intorno a percentuali di ascolto bassissime.

Cose mai viste prima.

Significa mandare in malora un’azienda; (alza il tono) la Rai è stata la più incisiva iniziativa editoriale che ha avuto l’Italia dal dopoguerra in poi. Tra le migliori a livello europeo. In occasione dell’Eurovision ci riunivamo con i rappresentanti delle altre tv europee, e quando parlavamo noi restavano tutti a bocca aperta. Avevamo peso e autorevolezza.

Abbassiamo il livello: oltre all’aspetto culturale insiste pure quello economico…

Ma certo. E un danno continuo. Evederla ridotta in questo modo è dura; ripeto c’è gente che può essere preoccupata per il suo stipendio.

La rete maggiormente attaccata è Rai3…

Era già malconcia, ma sempre nel suo ruolo di riserva indiana.

Adesso?

La Rai è sempre stata condizionata dalla politica e per decenni la parte del leone l’ha svolta la Dc: io lontanissimo da quella cultura, addirittura temevo di morire democristiano, mentre adesso rimpiango di non essere morto sotto di loro.

Non è convinto di questa narrazione di destra…

Per avere una narrazione devi aver narrato, devi saper parlare, mentre questi non hanno alle spalle una vera tradizione culturale; (pausa) anche la destra ha dei rappresentanti in gamba, il problema è che sono una minoranza, pure esigua e di stampo anarcoide.

Cioè?

Sono degli individualisti; (silenzio) nella mia lunga vita ho capito che mi devo arrendere a un detto.

Quale?

Che non c’è mai limite al peggio.

Nunzia Di Girolamo martedì sera su Rai3 ha segnato l’1,79% di share.

Così non arriva più la pubblicità e torniamo alla storia degli stipendi: chi li paga?

Proprio Pier Silvio Berlusconi, sul Corriere, parla dello snaturamento della Rai verso una veste di tv commerciale.

Ha ragione. Il padre, con le sue televisioni, non ha mai compiuto errori come quelli di oggiin Rai; mancano capacità e competenze.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

 

 

 

 

(Nella foto Bruno Voglino)