Pubblicato il 31/10/2023, 13:03 | Scritto da La Redazione
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Rai: si aspetta il “Salvatore della Patria” Fiorello

Rai: si aspetta il “Salvatore della Patria” Fiorello
Chi può risvegliare l'Italia da questo torpore? Servirebbe un eroe», dice Bruno Vespa in uno spot. E nel cielo sopra Roma spunta il logo di Viva Rai2!. «Ma a me mancano ancora quaranta puntate de Il paradiso delle signore», dice il supereroe Rosario Fiorello. Non c'è tempo da perdere: è ora di rimettere in piedi la banda. Così Mattia Marzi su Il Messaggero.

La ciurma di Fiorello per svegliare gli ascolti

Il Messaggero, di Mattia Marzi, pag. 28

Chi può risvegliare l’Italia da questo torpore? Servirebbe un eroe», dice Bruno Vespa in uno spot. E nel cielo sopra Roma spunta il logo di Viva Rai2!. «Ma a me mancano ancora quaranta puntate de Il paradiso delle signore», dice il supereroe Rosario Fiorello. Non c’è tempo da perdere: è ora di rimettere in piedi la banda. Da lunedì 6 novembre lo showman siciliano tornerà su Rai2 con la sua rassegna stampa sui generis, «portando il buonumore: 45 minuti senza alcun riferimento a tutto ciò che ci sa angosciando». Appuntamento dal lunedì al venerdì alle 7: non più da via Asiago, ma dalla nuova location del Foro Italico di Roma. «Non siamo stati sfrattati: ce ne siamo andati. Non eravamo noi a fare casino, ma il pubblico. Mi arrabbiai quando qualcuno disse che lasciavamo la strada sporca: un insulto ai lavoratori della Rai. Avevo pensato di andare in giro per Roma con il cellulare per filmare lo stato in cui versa la città», spiega Fiorello, presentandosi in conferenza stampa insieme a tutta la sua ciurma, da Fabrizio Biggio e Mauro Casciari al mitico Ruggiero.

LA SPINTA
Dal direttore Intrattenimento prime time Marcello Ciannamea all’amministratore delegato Roberto Sergio: nella Sala A di via Asiago, dove ieri sono stati radunati i giornalisti, i dirigenti di viale Mazzini coccolano e viziano «Fiore». E lui si gode la libertà che gli concedono. In fondo, è il Vasco Rossi della tv italiana: l’unico al quale è consentito di dire tutto. «La prima domanda la faccio io: “È vero che Belve andrà su Nove?”», dice, rivolgendosi all’ad Rai, che fa «no» con il dito. «Basta con questa storia che tutti emigrano. Se la Fagnani va sul Nove, buco le gomme della macchina di Mentana – scherza ancora lo showman, in formissima – la Rai è sempre la Rai e non “TeleMeloni“, visto che prima c’è stata TeleDraghi e così via. La Rai la si ama sempre come la mamma». «L’arrivo del suo programma darà sicuramente una spinta agli ascolti: Rosario ci aiuterà con i suoi straordinari risultati», dice l’ad, mentre il conduttore si volta per fare tutti i riti scaramantici del caso. Fiorello non ci sta ad essere considerato come il salvatore della patria: «Non c’è niente da salvare. È un momento di transizione. Un po’ di gente è andata via, ne è anivata di nuova. C’è bisogno di tempo affinché si riassestino le cose». Dal 6 al 10 febbraio Viva Rai2! traslocherà dal Foro Italico di Roma al Teatro Ariston di Sanremo: «E l’ultima sera andrò a prendere Amadeus dentro il teatro. Gli dirò: “Hai finito, andiamo”. Io conduttore di Sanremo nel 2025? No, non è il mio mestiere. Mi stuferei dopo la quarta canzone. Jovanotti in gara? Era chiaro che stavo scherzando. E la notizia di Fedez direttore artistico nel 2025 lanciata l’altro giorno ad Aspettando Viva Rai2! era una gag. Invece Laura Pausini ci sarà. Ha una canzone splendida, intitolata La compagnia», spiega. «Dice cose a caso, non gli credete», lo interrompe Biggio. Ma Fiorello insiste e rivolgendosi ai dirigenti aggiunge: «Prendete davvero Fedez come direttore musicale. Chiamate Fabio Fazio dal Nove e gli fate fare una liberatoria dalla Warner, che tanto costa due lire. Ci sono anche risorse interne come Carlo Conti, che vorrebbe tornare, e Antonella Clerici». E al termine della conferenza l’ad Sergio fa sapere: «Chi può dire se nel 2025 non ci sarà più Amadeus?», aprendo di fatto a una clamorosa sesta edizione condotta dall’ex dj.
(Continua su Il Messaggero)

 

 

 

 

 

(Nella foto Viva Rai2!)