Pubblicato il 17/10/2023, 19:01 | Scritto da La Redazione

Max Angioni: “Io alle Iene tra l’incredulo e lo spaventato”

Max Angioni: “Io alle Iene tra l’incredulo e lo spaventato”
É uno dei nuovi comici più amati e seguiti soprattutto dai giovani grazie alle sue partecipazioni a programmi di intrattenimento come "Italia's got talent", "Zelig" e "LOL - Chi ride è fuori", ma ora Max Angioni, comasco, classe 1990, si ritrova anche alla conduzione, assieme a Veronica Gentili, di una trasmissione cult come Le Iene. Così su Il Tempo.

Max Angioni si confessa «Da disturbatore a conduttore»

Il Tempo, di Fabrizio Finamore, pag. 23

É uno dei nuovi comici più amati e seguiti soprattutto dai giovani grazie alle sue partecipazioni a programmi di intrattenimento come “Italia’s got talent”, “Zelig” e “LOL – Chi ride è fuori”, ma ora Max Angioni, comasco, classe 1990, si ritrova anche alla conduzione, assieme a Veronica Gentili, di una trasmissione cult come Le Iene. «Sono arrivato a Le Iene – ci ha confessato Max – perché gli autori mi avevano visto a Italia’s got talent” e nelle mie incursioni da Panariello e Giallini a “Lui è peggio di me”, dove mi intromettevo con dei monologhi. All’inizio anche alle Iene avevo un ruolo minore, dovevo fare un monologo in alcune puntate, poi piano piano ho avuto piu spazio. Ora, che dire, non so neanche se posso definirmi un conduttore, lo scorso anno ero quasi più un disturbatore e così anche oggi in televisione mi sento più un disturbatore che un comico».

Nelle ultime settimane della passata stagione di Le Iene l’abbiamo vista con i sui sketch accanto a Belen, un bel passo avanti…

«Sì, quando mi hanno fatto questa proposta ero tra l’incredulo e lo spaventato percché si tratta di un programma cult della TV. Ed è stato bello entrare in punta di piedi per poi guadagnarsi la fiducia da parte di chi di televisione ne sa, eccome. E poi, diciamocelo, il vestito da Iena mi sta bene».

È vero che ha sempre amato far divertire gli altri sin dai tempi della scuola?

«Da ragazzo facevo le imitazioni, gli sketch di Aldo Giovanni e Giacomo, tutto pur di non fare lezione. La scuola, il liceo, è una miniera di materiale inesauribile».

Citava Aldo Giovanni e Giacomo, quali erano i suoi modelli di comicità?

«Sì Aldo, Giovanni e Giacomo, Albanese, ma mi piaceva tutto il mondo Gialappa’s, soprattutto De Luigi, io parlavo come lui, a scuola facevo i suoi personaggi. Non so se avevo e se tutt’oggi ho uno stile di comicità, il più delle volte mettere in mostra il mio disagio è già abbastanza per far divertire gli altri».

Le esperienze a “Italia’s got talent”, “Zelig”, “LOL – Chi ride è fuori”, cosa hanno significato per lei?

«Dopo “Italia’s got talent” è stato il momento in cui la gente cominciava a riconoscermi per strada, sarò sempre grato a quel programma. LOL” è stato un esperimento di laboratorio, Zelig uno sport estremo, un mini spettacolo di 4 minuti da fare davanti a tantissime persone, ogni volta ne esco stremato».

Eppure tanti comici dicono che avere Bisio accanto è una garanzia…

«Assolutamente sì, è un grande che può essere paragonato a Robin Williams, è impossibile andare con Claudio con un copione , ha la capacità di instaurare un continuo interagire con ogni personaggio».
(Continua su Il Tempo)

 

 

 

 

 

(Nella foto Max Angioni)