Pubblicato il 17/10/2023, 13:02 | Scritto da La Redazione

Il segreto del successo di Che Tempo Che Fa è che nessuno è come lui

Il segreto del successo di Che Tempo Che Fa è che nessuno è come lui
Un programma come "Che tempo che fa" non c'è da nessuna parte perché nessun palinsesto televisivo dà spazio a qualcosa del genere (e chi lo aveva lo ha ceduto). Fanno tutti il talk, più o meno lo stesso talk con gli stessi ospiti, o cercano di strappare confessioni da personaggi non all'altezza delle attese o imbastiscono inchieste tanto sconvolgenti quanto campate in aria.

Il vecchio talk-show non esiste più. Il caso “Che tempo che fa” spiegato alla Rai

Il Foglio, di Serena Magro, pag. 2

Un programma come “Che tempo che fa” non c’è da nessuna parte perché nessun palinsesto televisivo dà spazio a qualcosa del genere (e chi lo aveva lo ha ceduto). Fanno tutti il talk, più o meno lo stesso talk con gli stessi ospiti, o cercano di strappare confessioni da personaggi non all’altezza delle attese o imbastiscono inchieste tanto sconvolgenti quanto campate in aria. Tutti, insomma, cercano l’eccesso, convinti che la televisione abbia bisogno di posizioni estreme, di divergenza, perfino, da ultimo, di complessità. Fazio gli estremi li schifa, con saggezza televisiva e la complessità la aborre. Mentre la scelta morale non ammette tentennamenti. Ci sono grandi temi, ai quali non si sottrae, ma sceglie il campo in cui stare senza ambiguità, senza complicazioni, senza “sì, ma”. Nella sua prima puntata, per un 10,5 per cento che segna il record di ascolti sul Nove, ha messo giù il tris dei temi caldi affidandosi a interviste a Liliana Segre, Andriy Shevchenko, Roberto Burioni. Questa scelta consente di circoscrivere gli argomenti pur se tragici e di enorme rilievo dentro un tempo e uno spazio, come è successo anche per i giornalisti invitati alla prima puntata, gruppetto non originale nella composizione, ma tenuto nello schema faziano e reso più interessante. Sì, questo comporta anche la promessa, per chi ascolta, di mettere poi via quelle pagine e passare ad altro. Potrebbe sembrare cinismo, ma è invece una specie di furbo candore, perché il diavolo sta nei dettagli e, ancora di più, nelle analogie, allora meglio evitare gli uni e le altre. Invece delle divagazioni senza meta del talk, Fazio offre all’ascoltatore un discorso televisivo che arriva al punto.
(Continua su Il Foglio)

 

 

 

 

 

 

(Nella foto Che Tempo Che Fa)