Pubblicato il 10/10/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione

Serie A: il futuro è ancora insieme a Dazn, Sky e MFE

Serie A: il futuro è ancora insieme a Dazn, Sky e MFE
Esce ancora del grigio dalla canna fumana della lega Serie A. La tonalità, pera, è leggermente più chiara di qualche giorno fa. L'incontro svoltosi ieri è stato sostanzialmente interlocutorio, come preannunciava la scelta dei club, venerdì scorso, di posticipare fino al 23 ottobre il limite massimo per valutare le offerte pervenute dai broadcaster. Così su MF.

Serie A, avanti con i broadcaster

MF, di Andrea Boeris e Nicola Carosielli, pag. 17

Esce ancora del grigio dalla canna fumana della lega Serie A. La tonalità, pera, è leggermente più chiara di qualche giorno fa. L’incontro svoltosi ieri è stato sostanzialmente interlocutorio, come preannunciava la scelta dei club, venerdì scorso, di posticipare fino al 23 ottobre il limite massimo per valutare le offerte pervenute dai broadcaster. Eppure, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, all’interno delle interlocuzioni le società di Serie A sarebbero riuscite a fare fronte comune almeno su un punto importante: andare avanti con Dazn, Sky e Mfe (Mediaset) e accantonare per ora il piano B, cioè quello che coinvolge banche e fondi per dar vita alla famosa media company. Le offerte pervenute sul tavolo dell’advisor Ia7ard da Carlyle, Goldman Sachs, Barclays e Citi, non finiranno pero nel dimenticatoio, perché potrebbero essere valide perla strategia sulla vendita dei diritti tv all’estero che la Lega Serie A sta implementando, cosa da provare a garantire quel miliardo che l’associazione guidata dal presidente Lorenzo Casini e dal ceo Luigi De Siervo ha intenzione di raccogliere. Ritornando ai diritti casalinghi, la situazione non è comunque risolta. Lunedì 16 si terrà una nuova assemblea della Serie A per discutere ancora dell’assegnazione dei diritti per il quinquennio 2024-2029. La Lega, tra giovedi e venerdì, dovrebbe presentare dei nuovi pacchetti ai tre pla ertosi da provare a sciogliere il vero nodo della partita, cioè il prezzo. Raccogliere univocità su questo fronte è cosa ardua, perché secondo alcune fonti il tenore economico complessivo offerto sarebbe inferiore “solo” di 15-20 milioni di euro dalle possibili richieste dei club, mentre un altro fronte sostiene che le cifre siano ancora ben lontane anche dai 900 e rotti milioni che vorrebbero incassare i club.
(Continua su MF)