Pubblicato il 13/09/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione

Marina e Pier Silvio Berlusconi: così gestiranno l’impero di Papà

Marina e Pier Silvio Berlusconi: così gestiranno l’impero di Papà
Spunta un accordo, sottoscritto da Marina e Pier Silvio Berlusconi poco prima dell'accettazione del testamento del padre, che garantisce il controllo stabile di Fininvest ai due eredi. Il patto sigilla in modo certo e inequivocabile la volontà dei due fratelli maggiori di gestire la Fininvest in perfetta unione. Così Marigia Mangano sul Sole 24 Ore.

Fininvest, ecco come Marina e Pier Silvio controllano l’impero

Sole 24 Ore, di Marigia Mangano, pag. 8

Spunta un accordo, sottoscritto da Marina e Pier Silvio Berlusconi poco prima dell’accettazione del testamento del padre, che garantisce il controllo stabile di Fininvest ai due eredi. Ilpatto, che sarà depositato nel week end, al massimo nei primi giorni della prossima settimana, sigilla in modo certo e inequivocabile la volontà dei due fratelli maggiori di gestire la Fininvest in perfetta unione. L’accordo, secondo quanto riferito da fonti finanziarie, crea un unico blocco di potere tra Marina e Pier Silvio che insieme possono così contare su un pacchetto complessivo del 52,48% capace di assicurare loro piena autonomia nelle scelte strategiche della finanziaria. In particolare, stando a quanto ricostruito da Il Sole24 Ore, l’accordo è ufficialmente entrato in vigore contestualmente all’accettazione dell’eredità da parte di tutti gli eredi, Marina e Pier Silvio, e Barbara, Luigi ed Eleonora tant’è che sarebbe stato firmato quasi in contemporanea. Si tratta di un patto volto ad esercitare una influenza dominante su Fininvest da parte di Marine Pier Silvio ed è valido, secondo quanto si apprende, a tempo indeterminato. Il documento vincolai due fratelli a votare congiuntamente sia nelle assemblee delle società in cui sono in comunione con gli altri tre fratelli (Holding Italiana I, II, III e IV), sia nell’assemblea di Fininvest cui partecipano anche con le Holding IV (Marina) e V (Pier Silvio). In questo modo, Marina e Pier Silvio vanno dunque ad allineare il voto per il 60% nelle singole holding in cui fanno il loro ingresso dopo la scomparsa del padre, ma soprattutto danno sostanza a quel 52,48% di Fininvest che assicura piena libertà di azione.

Secondo le disposizioni, con il patto i due fratelli si impegnano a esercitare il proprio rispettivo diritto di voto in base a quanto sarà concordato di volta in volta tra loro due. Da qui la previsione che per ogni assemblea Marina e Pier Silvio si impegnano a incontrarsi con almeno 5 giorni di anticipo, per consultarsi sugli argomenti da deliberare. Il patto ovviamente considera anche il caso limite di un mancato accordo. Laddove idue fratelli non individuino una decisione condivisa, hanno 5 giorni aggiuntivi di tempo per poter continuare il loro confronto, dopo di che, se ancora l’accordo tra i due non è raggiunto, il patto si scioglie. L’unione e il controllo di Fininvest è dunque affidato alla capacità di Marina e Pier Silvio di essere sempre allineati nelle scelte che contano. Pena, la perdita del controllo stesso, perché come peraltro sottolineato dalla stessa Marina Berlusconi in una nota diffusa in occasione dell’apertura del testamento del padre, l’assegnazione delle quote di Silvio Berlusconi ai cinque eredi non crea controlli “solitari”. Nessuno di loro, da solo, e dunque nemmeno Marina o Pier Silvio, ha il controllo solitario di Fininvest.
(Continua sul Sole 24 Ore)

 

 

 

 

 

(Nella foto Pier Silvio e Marina Berlusconi)