Pubblicato il 31/07/2023, 19:04 | Scritto da La Redazione
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Canta che ti Incassa: il giro d’affari dei concerti

Canta che ti Incassa: il giro d’affari dei concerti
Che ne dite di una gita a Las Vegas? Il 29 settembre gli U2 (senza il loro batterista titolare, Larry Mullen, che è "in malattia") debuttano con il primo di 25 concerti incentrati sul vecchio capolavoro Achtung Baby! Bono e soci inaugurano una venue tecnologicamente all'avanguardia la "Sphere'. Così su Il Fatto Quotidiano.

Cosa c’è dietro la bolla dei live che oggi muovono punti di Pil

Il Fatto Quotidiano, di Stefano Mannucci, pag. 10

Che ne dite di una gita a Las Vegas? Il 29 settembre gli U2 (senza il loro batterista titolare, Larry Mullen, che è “in malattia”) debuttano con il primo di 25 concerti incentrati sul vecchio capolavoro Achtung Baby! Bono e soci inaugurano una venue tecnologicamente all’avanguardia, di proprietà della società del Madison Square Garden, la “Sphere’, che garantisce un’esperienzaliveimmersiva e dal livello tecnologico che sfiora il distopico. Andiamo a comprare un buon biglietto: nominalmente dovrebbero essercene sotto i 300 dollari, ma pare siano già esauriti. Vediamo il mercato del secondary ticketing, i siti-squali che puoi oscurare quanto vuoi, ma poi offshore rispuntano come funghi. VividGeek mi propone una poltroncina da sultano nel settore 106, fila 12. Praticamente fronte palco, basta sborsare l’inezia di 18.044 dollari. Accanto a me, qualcuno potrebbe aggiudicarsi (grazie stavolta a SeatGeek) uno strapuntino da 16.999 biglietti verdi. Io e il mio vicino ci sentiremmo però dei completi idioti se quello a un metro da noi, settore 105, ci confidasse di aver speso appena 8.495 dollari.

SIAMO NOI TRE A TAROCCARE il mercato dei live, non i i bagarini: finché ci sarà qualcuno disposto a svenarsi – e attraverso canali illegali – per applaudire i propri idoli, la bolla globale dei concerti continuerà agonfiarsi. Fino a scoppiare: i biglietti proposti a cifre astrali hanno contribuito a far lievitare anche il mercato “ufficiale”, coi management americani e inglesi delle superstar pronti ad applicare il “dynamic pricing”, con fluttuazione verso l’alto del prezzo secondo il tradizionale meccanismo della domanda e dell’offerta. Più c’è richiesta, più pagherai l’accesso, comunque mediamente tra cento e duecento dollari o euro. Quasi “regalati’, no? Sempre meglio che cadere nelle grinfie dei pirati internettiani che continuano a bordeggiare i botteghini. In entrambi i casi, tuttavia, la fame di musica dal vivo spinge il pubblico ad aprire il portafogli senza farsi troppi scrupoli, soprattutto dopo il digiuno del lockdown. La filiera mondiale della musica da palco, dominata dalle agenzie Usa (Live Nation su tutte) è un deposito di Paperone dove se ti tuffi non trovi monetine, ma banconote di grosso taglio.

Un esempio?Ancora per poco il tour più remunerativo della storia del pop-rock è quello conclusosi l’8 luglio a Stoccolma con l’ultimo bis per Elton John: il “Farewell Yellow Brick Road” partito nel 2018, interrottosi qui e là per il Covid. Con 330 esibizioni gli incassi lordi sono stati, secondo fonti certificate, di oltre 939 milioni di dollari. Secondo altre 853. Ballano fortune traunastimae l’altra, il che dimostra quanto sia complesso il calcolo esatto, includendo o meno il merchandising e altre voci accessorie. Peccato che Elton non possa dormire sonni tranquilli: il suo record (aspettando gli Eagles, che partono il 7 settembre e faranno carovana da leggenda sino al 2025) sarà certamente infranto da Taylor Swift. Le 52 date nel Nord America del suo “TheEras Tour” hanno già fruttato 590 milioni di dollari e il giro del resto del mondo (un totale di 106 show) le consentirà di superare ampiamente, perla prima volta nella storia, il miliardo lordo. Magari in occasione delle due serate a San Siro, previste per 13 e 14 luglio 2024. Biglietti nominali che variano tra i 60 e 170 euro, se non li trovassimo potremmo sacrificarci sul sito GigsBerg: un posto prato nel pit rosso? Favorire 5.000 euro, please. Ed ecco un altro tasto dolente: Taylor è una “risorsa economica” tale che spostandosi all’interno degli Usa ne ha alzato il Pil, hanno calco- lato i tecnici. Fino al 2,4 per cento (contro l’1,8 previsto nello stesso periodo) con un indotto di 4,6 miliardi di dollari.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

 

 

 

 

(Nella foto il concerto di Elton John a San Siro nel 2022)