Pubblicato il 24/07/2023, 15:04 | Scritto da La Redazione

Myrta Merlino: Devi essere te stessa, sennò il pubblico non ti premia

Myrta Merlino: Devi essere te stessa, sennò il pubblico non ti premia
Myrta Merlino sbarca in Mediaset dopo dodici anni di conduzione dell'Aria che tira, in onda tutte le mattine su La7. Cambio di rete, di azienda e di fascia oraria. Andrà a occupare il posto che fu di Barbara d'Urso, colonna di Canale 5 per 25 anni.

«Tre super consiglieri per la sfida Mediaset»

Libero, di Pietro Senaldi, pag. 11

«Sono una curiosa, perennemente in movimento. E da quando ho trovato il mio punto fermo, posso spaziare senza insicurezze, tanto ho il mio stabilizzatore; che ogni tanto mi tocca trascinare, ma lui pare divertirsi molto».

Questa non è una dichiarazione al passo con i tempi, l’elogio dell’uomo vecchia maniera…

«In effetti Tardelli è molto maschio, un uomo tradizionale. Per lui le cose sono bianche o nere. Ha avuto molto dalla vita, lo sa e se lo tiene. È roccioso…».

E dicono preoccupato dal suo ultimo cambio di vita…

«Non da questo ma dall’impegno che comporterà. La quotidiana televisiva ti leva tanto tempo e lui sperava che fosse arrivato il momento in cui avremmo potuto stare più insieme. Per ora ci portiamo avanti, nel nostro dammuso a Pantelleria, ma già questa settimana rientro a Roma per preparare il nuovo Pomeriggio di Canale 5. E poi dal 20 agosto, testa bassa e lavorare».

Quando si parte?

«Stiamo valutando, ma sicuramente a settembre, dal Palatino, Mediaset».

Quanto cambierà per conquistare il pubblico del pomeriggio di Canale 5? «La cosa più importante che ho capito dopo tanti anni di tv è che devi essere sempre te stessa, altrimenti il pubblico non ti premia. Le finzioni in video hanno le gambe corte. Peraltro questa è anche la sola ricetta per non diventare schizofrenici».

Myrta Merlino sbarca in Mediaset dopo dodici anni di conduzione dell’Aria che tira, in onda tutte le mattine su La7. Cambio di rete, di azienda e di fascia oraria. Andrà a occupare il posto che fu di Barbara d’Urso, colonna di Canale 5 per 25 anni.

«Capisco che si sia scritto molto di noi in termini di rivalità, ma non c’è nessun antagonismo. Siamo così diverse…» taglia corto l’interessata.

«E poi quel programma era figlio di un’idea del pomeriggio opposta a quella che ispirerà il mio. Da settembre inizia un percorso differente».

Lei, con Bianca Berlinguer, è il colpo della campagna acquisti Mediaset per la prossima stagione: perché ha cambiato?

«Ho fatto la mattina per tanti anni e lascio in dote a La7 una fascia oraria informativa che prima non esisteva. Stavo bene ma avevo bisogno di novità, il discorso era sul tavolo, stavamo parlando di progetti da mettere in pista e poi… la vita ha più fantasia di noi».

Cosa si aspetta Mediaset da lei?

«Piersilvio Berlusconi ha lanciato un messaggio chiaro alla presentazione dei palinsesti: virare di più sull’informazione».

Vuole dare il suo tocco personale, voltare pagina?

«Penso che abbia fiutato che questo Paese, che la tv di Silvio ha fatto sognare per tanti anni, oggi attraversi una fase storica diversa. Abbiamo davanti sfide ciclopiche, dal cambiamento climatico alla guerra, fino a cose concrete, come l’inflazione, le bollette o il caro mutui, che rischiano di mandarci fuori strada. Una realtà spiazzante per la gente comune, alla quale cercheremo di fornire gli strumenti per capire, come mi ha sempre insegnato Minoli».

È finito il tempo dell’infotainment?

«Prendo alla lettera l’indicazione di Piersilvio: è l’ora di puntare di più sull’informazione popolare di alta qualità».

C’è spazio?

«Mi pare che la Rai stia facendo una precisa scelta di campo. Dall’altra parte c’è La7, dove sono successe tante cose, da me a Giletti, anche se le nostre sono storie diverse».

Dicono che La7 sarà la nuova Rai3?

«A me interessa di Mediaset, il cui obiettivo è diventare sempre più pluralista e inclusiva, con una forte virata informativa della quale c’è un gran bisogno. Avremo un atteggiamento da servizio pubblico, quasi radiofonico, per entrare nelle pieghe delle vicende e dare voce a persone che rappresentino i vari modi di vivere».

Lei ama molto la politica: le mancherà?

«Ma non ci rinuncerò, anche perché l’editore mi ha raccomandato di fare una tv che mi somigli. Ci sono tanti modi per fare politica. Certo Pomeriggio 5 non sarà un talkshow, non mi interessa avere quello di destra e quello di sinistra che se le danno di santa ragione. Seguiremo l’attualità stretta, analizzando i fenomeni sociali che essa nasconde, cercando di capire le tendenze e i perché e contestualizzando il tutto in una dimensione anche politica. In fondo la politica è chiamata a dare risposte, mica a litigare in tv».
(Continua su Libero)