Pubblicato il 10/07/2023, 13:02 | Scritto da La Redazione

Fiorello e VivaRai2 lasciano Via Asiago

Fiorello e VivaRai2 lasciano Via Asiago
Mai più in via Asiago. Prima l'annuncio di Fiorello, protagonista indiscusso di VivaRai2, poi le note della Rai e dell'amministratore delegato Roberto Sergio che una dopo l'altra confermano: la location di una delle trasmissioni più seguite dagli italiani non sarà più la strada romana nel quartiere Della Vittoria. Così su La Repubblica.

“VivaRai2 toglie il disturbo” L’addio al veleno di Fiorello al condominio in rivolta

La Repubblica, di Marina de Ghantuz Cubbe, pag. 25

Mai più in via Asiago. Prima l’annuncio di Fiorello, protagonista indiscusso di VivaRai2, poi le note della Rai e dell’amministratore delegato Roberto Sergio che una dopo l’altra confermano: la location di una delle trasmissioni più seguite dagli italiani non sarà più la strada romana nel quartiere Della Vittoria. Ovvero ai piedi degli studi Rai e dove abitano cittadini romani esasperati dal baccano che entrava nelle loro case sin dalle 5 del mattino. Ieri, la querelle tra l’azienda del servizio pubblico e i residenti è stata chiusa una volta per tutte (almeno per ora), con la resa della Rai e la fine di qualsiasi ipotesi di trattativa. Che due giorni fa, come raccontato da Repubblica, era nell’aria: l’ad parlava pubblicamente della necessità di «trovare una soluzione, una sintesi» con i condomini, la voce di indennizzi per ripagare i cittadini del disturbo in via Asiago rimbalzava di palazzo in palazzo e da viale Mazzini non smentivano questa ipotesi. Poi il dietrofront a tutto tondo: «Ci sono un po’ di strumentalizzazioni, diciamo così, intorno a questa cosa — interviene Fiorello tramite il suo profilo Instagram — Visto che il programma lo devo condurre io, chi meglio di me può dirvi come stanno le cose». L’addio a via Asiago arriva non prima di aver fatto ammenda: «Rinnovo le scuse agli abitanti per il danno e il fastidio arrecati, non pensavamo che il programma prendesse quella piega, pensavamo di fare una cosa dentro il glass». Per farla breve: la situazione «c’è scappata un po’ di mano», ammette il conduttore a tratti stizzito e a tratti ironico nel ricostruire la vicenda. Che per la Rai, ieri, è diventata chiarissima: «Non abbiamo mai pensato di incontrare singolarmente i residenti di via Asiago, così come non abbiamo mai previsto alcun tipo di indennizzo». Concetto ribadito dall’ad Sergio secondo cui «il canone serve ad altro».

Le beghe però non sono finite qui, perché per trovare un’altra sede il tempo stringe: novembre, ha detto sempre l’ad. Il video Instagram di Fiorello è stato commentato da centinaia di fan che si sono “offerti” di ospitare lui e tutto cib che c’è dietro al programma nelle loro strade, ma ottenere i permessi per fare una trasmissione mattutina tra le case non è impresa semplice. Tanto che il conduttore ieri ha deciso di creare una certa dose di suspense sottolineando che senza una nuova location c’è il rischio che «VivaRai2 sarà solo un bel ricordo». Intanto i residenti di via Asiago tirano un sospiro di sollievo. Soprattutto chi abita proprio nel condominio che affaccia sul tratto di strada in cui c’era il glass, dove i camion con l’attrezzatura si fermavano e dove concerti e balli andavano in scena. Carmen Rossi è una di quelle persone che da dicembre a giugno ha «vissuto un incubo, soprattutto da dopo Sanremo fino a poche settimane fa. Ora finalmente sono arrivate almeno le scuse di Fiorello, quelle dell’azienda pero ancora no». La signora, insieme ad altri condomini, in questi mesi ha scritto alla Rai, ha protestato e atteso. «Certo, si tratta di scuse un po’ tardive perché per tanti mesi siamo stati totalmente ignorati, ma noi non abbiamo mai fatto una battaglia contro Fiorello, bensì nei confronti di questo modo di fare la trasmissione». Che per chi abita nelle case di via Asiago significa «essere stati costretti a svegliarsi alle 5 del mattino, ritrovarsi la mattina a non poter uscire di casa col cane perché il cancello del palazzo era bloccato dalla massa di persone che arrivavano da tutta Italia, come ha detto lo stesso Fiorello, per farsi fare gli autografi una volta da Laura Pausini un’altra volta da qualche altra star». I residenti ora stanno aspettando i documenti chiesti al Comune per capire la vicenda dei permessi ma ancora non hanno deciso se faranno causa per i danni subiti.
(Continua su La Repubblica)