Pubblicato il 07/07/2023, 13:01 | Scritto da La Redazione

Il nuovo assetto Fininvest visto dalla Spagna

Il nuovo assetto Fininvest visto dalla Spagna
Le ultime volontà di Silvio Berlusconi sono ora pubbliche. I media italiani hanno rivelato ieri il contenuto del testamento del defunto ex primo ministro italiano, che ha deciso di dividere il controllo della holding di famiglia, Fininvest, in modo che nessuno dei suoi cinque figli possa controllarla da solo. Così su Expansiòn.

Marina e Pier Silvio Berlusconi controlleranno il 53% di Fininvest

Expansiòn, pag. 6

Le ultime volontà di Silvio Berlusconi sono ora pubbliche. I media italiani hanno rivelato ieri il contenuto del testamento del defunto ex primo ministro italiano, che ha deciso di dividere il controllo della holding di famiglia, Fininvest, in modo che nessuno dei suoi cinque figli possa controllarla da solo. In particolare, Marina e Pier Silvio Berlusconi, nati dal primo matrimonio del tycoon con Carla Dall’Oglio, detengono il 53% della società, mentre gli altri tre figli, Luigi, Eleonora e Barbara, nati dalla seconda relazione con l’attrice Veronica Lario, sono anch’essi azionisti. Fininvest controlla, tra le altre attività, la casa editrice Mondadori, la squadra di calcio del Monza e MFEMedia For Europe. Prima della sua morte, Berlusconi possedeva il 61,21% di Fininvest. La legge italiana prevede che, in assenza di coniuge, i due terzi dell’eredità siano divisi in parti uguali tra i figli, mentre del restante terzo si può disporre a piacimento. Così, ogni figlio ha ricevuto l’8% di Fininvest fino al 40% da distribuire, mentre Marina e Pier Silvio, avendo già in precedenza delle quote, potranno controllare insieme la holding aggiungendo il 53% del capitale. Tutti i figli, ad eccezione di Eleonora, ricoprono cariche nella società o in una delle sue controllate. Marina è la presidente di Fininvest, dove Barbara e Luigi ricoprono ruoli esecutivi, mentre Pier Silvio è l’amministratore delegato di MFE. L’ex Mediaset è forse la società del conglomerato familiare che ha attirato maggiormente l’attenzione nelle ultime settimane dopo la morte del magnate, avvenuta il 12 giugno. Dopo la notizia della morte, le azioni di MFE sono salite del 10% e hanno chiuso la sessione con un rialzo del 5,86%, raggiungendo 0,50 euro per azione, a causa delle speculazioni su una possibile vendita dell’azienda.

Il titolo MFE era già salito del 5,92% tre giorni prima del decesso, in seguito alla notizia del ricovero in ospedale di Berlusconi, morto all’età di 86 anni. Fininvest possiede il 48% di MFE. Oltre alla famiglia, l’imprenditore ha lasciato 100 milioni di euro al fratello Paolo, 100 milioni di euro alla compagna Marta Fascina, membro del suo partito Forza Italia, e altri 30 milioni di euro a Marcello Dell’Utri, uno dei suoi amici più stretti e anch’egli fondatore di Forza Italia. Parlando al Corriere della Sera, Dell’Utri si è detto sorpreso dalla decisione di Berlusconi. “Non me l’aspettavo perché il mio amico Silvio non mi doveva nulla. Gli ho dato tutto, la mia vita, tutto”, ha detto ieri. Dopo che il contenuto del testamento è stato reso noto, ieri le principali società quotate controllate dalla holding hanno subito un calo in borsa. In particolare, Media For Europe, che comprende sia Mediaset Italia che Spagna, è scesa del 2,43% a 0,52 euro per azione. Mondadori è scesa del 2,56% a due euro per azione e la banca Mediolanum, un’altra delle attività della famiglia, è scesa del 2,6% a 7,87 euro per azione. Berlusconi aveva un patrimonio stimato di oltre 6 miliardi di euro.
(Continua su Expansiòn)

 

 

 

 

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