Pubblicato il 06/07/2023, 15:02 | Scritto da La Redazione

Pier Silvio Berlusconi è già un tutt’uno con l’azienda che dirige

Pier Silvio Berlusconi è già un tutt’uno con l’azienda che dirige
Pier Silvio Berlusconi vi "ama tutti". Pier Silvio Berlusconi vi dice "grazie di esistere", anche se gli tamponate l'auto. Pier Silvio Berlusconi è più a sinistra di Fratoianni: alle serate di gala si porta la schiscetta. Eravamo a Cologno Monzese, alla presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset 2023/2024, Così Carmelo Caruso su Il Foglio.

La schiscetta di Pier Silvio

Il Foglio, di Carmelo Caruso, pag. 1

Pier Silvio Berlusconi vi “ama tutti”. Pier Silvio Berlusconi vi dice “grazie di esistere”, anche se gli tamponate l’auto. Pier Silvio Berlusconi è più a sinistra di Fratoianni: alle serate di gala si porta la schiscetta. Eravamo a Cologno Monzese, alla presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset 2023/2024, “grande serata con la stampa, 4 luglio”, e cercavamo Bianca Berlinguer, il colpaccio di Pier Silvio Berlusconi, Pier Silvio Berlingueroni, ma quando abbiamo visto questa scena, perdonateci, tutto è cambiato. Ci è caduta sui pantaloni la pepita di parmigiano invecchiata da 101 mesi, ma pure l’acciuga del mar Cantabrico, pescata con la rete di diamante, e subito dopo il fiore di zucchina, con crema di zucchina trombetta. Parapapapam! Cameriere, ma quella è una schiscetta! Erano tutti insieme, al tavolo. C’era lui, Pier Silvio Berlingueroni, il lucignolo Mario Giordano, il direttore Angel(ucci), Alessandro Sallusti, e poi Alessandro Salem, ad di Mediaset España, olé! C’era tutta la crema pasticcera dei manager Fininvest-Mediaset-Publitalia, i Del Debbio, i Porro, i Nuzzi, nostra signora della televisione commerciale, Gina Nieri, manager di Mediaset, ma anche Gerry Scotti, Fidel Confalonieri, e cosa vi accade? Improvvisamente arriva un uomo, palestrato, con una busta termica. Si avvicina al tavolo di Pier Silvio metallurgico e gli porge il prezioso. Pier Silvio tira fuori dalla borsa termica dei contenitori modello Giostyle, come quelli che, da bambini, tirava fuori nostro zio Gino, buonanima, in canotta, alla Playa di Catania: l’unica differenza è che Pier Silvio Berlingueroni ha gli addominali scolpiti, che piacciono tanto alle donne, mentre lo zio Gino aveva la panza. Ma tanta, tanta. Con una scusa diciamo che dobbiamo andare alla toilette, osserviamo, e ascoltiamo, da vicino Pier Silvio: “Caro Mario (Giordano) vuoi le mie noci proteiche e una lunetta di peperone? Sandro (Sallusti), qui ci sono le carote, prendi”. Alla fine, ma vi giuriamo, alla fine, quando Pier Silvio si è alzato dal tavolo, non ce l’abbiamo fatta: “Presidente, lo dobbiamo fare per la stampa libera e scanzonata, dobbiamo assaggiare il contenuto della sua schiscetta”. E lui: “Prego”. Giordano aveva divorato tutte le carote, come Braccio di Ferro gli spinaci, e ha pure avvisato Pier Silvio: “Se vai in politica, io vengo a fare l’ufficio stampa”. Ma lui non ci va! Lo dice: “Non mi candido”. “Mario, una mandorlina?”. Ci rivolgiamo all’ad della Rai, Roberto Sergio, il generale Patton: “Generale, tu sei l’occidente, ma non c’è partita con Pier Silvio Berlingueroni”. Mediaset è oggi la Nato della televisione. I loro manager sono i caschi blu che vengono a salvare Berlinguer e Merlino. Vi diciamo solo che, signori come sono, a Mediaset, che si chiama in realtà Media for Europe, hanno chiesto ai giornalisti di rispettare un tacito patto: “Venite, mangiate, sorridete, divertitevi, ballate. Cantate. Non lavorate. Domani mattina, belli e riposati, aprite i pc e tornate alla fatica”.

Pier Silvio Berlingueroni, la mattina seguente, avrebbe aperto il testamento del babbo, ma questo è un altro discorso, che riguarda piccole cose venali, miliardetti. Quello che conta è la nuova icona Pier Silvio, il miglior segretario che può trovare il Pd, se solo avesse questa intuizione. Ama la scuola pubblica, la consiglia agli amici, si nutre solo di frutta secca. Berlinguer era austero, è vero, ma Pier Silvio Berlingueroni lo è con i soldi, il che vale doppio. Che icona. Ritorniamo al patto: non scrivere. Proponete un tale affare a un giornalista, proponete di non lavorare, e il giornalista, che non ha l’ossessione della chiusura di giornale, dei cavi che non si collegano, della batteria scarica, proponetelo, e lui, il giornalista, già si predispone alla dolcezza. Gnam! Generale Patton, c’è poco da fare: qui se li scelgono con l’aureola a partire dai nomi. Angelo, Pellegrino (Danilo, l’ad di Fininvest) Giordano (come il fiume) e in alto c’è Fedele, il vecio che non è mai vecio, Fidel Confalonieri, el maximo, l’uomo come componeva la trinità insieme a Gianni Letta. Se si mette i calzoni corti vi corre ancora come nella famosa foto delle Bermuda in compagnia del Cavaliere. Lo agganciamo sotto la tensostruttura che collega lo studio di Striscia la Notizia allo studio centrale di Cologno. Gabibbo, ma dove tieni la tuta? Basta dire a Fidel che siamo del Foglio e lui: “Sa, quando io e Giuliano …. Si sieda, si sieda”. Andata! Ferrara, santo patrono degli avventori! Al momento della domanda, quella ufficiale, a Pier Silvio Berlingueroni, la faremo un po’ grossa, ma dato che abbiamo la protezione di Fidel, e la medaglietta di Santo Ferrara, che ci potranno mai fare? A Fidel chiediamo del ratto Berlinguer, lo strappo della conduttrice di Cartabianca alla Rai, il ratto che ci ha spinto fin qui, e che ci fa trovare gomito a gomito con Alberto Brandi, Cesara Buonamici, volto del Tg5, e, all’una di notte, pure con i tre tenori de Il Volo, a cantare “Grande amore” e pure “Oh Happy days” con l’Italian Gospel Choir.
(Continua su Il Foglio)

 

 

 

 

(Nella foto Pier Silvio Berlusconi)