Pubblicato il 03/07/2023, 19:02 | Scritto da La Redazione

Palinsesti Rai: cosa aspettarsi per la nuova stagione?

Palinsesti Rai: cosa aspettarsi per la nuova stagione?
Un telemercato così agitato non si vedeva da parecchio. Dopo annidi palinsesti fotocopia, in cui tutto cambiava per poi restare sempre uguale, questo in Rai è l'anno delle grandi manovre, aperte dal clamoroso addio di Fabio Fazio, cui sono seguiti quelli di Lucia Annunziata e Massimo Gramellini, e dagli arrivi eccellenti di Nunzia De Girolamo a un talk di prima serata e di Pino Insegno all'Eredità al posto di Flavio Insinna. Così su Il Secolo XIX.

Marcuzzi e Fagnani in prima serata, staffetta fra Cattelan e De Martino

Il Secolo XIX, di Tiziana Leone, pag. 34

Un telemercato così agitato non si vedeva da parecchio. Dopo annidi palinsesti fotocopia, in cui tutto cambiava per poi restare sempre uguale, questo in Rai è l’anno delle grandi manovre, aperte dal clamoroso addio di Fabio Fazio, cui sono seguiti quelli di Lucia Annunziata e Massimo Gramellini, e dagli arrivi eccellenti di Nunzia De Girolamo a un talk di prima serata e di Pino Insegno all’Eredità al posto di Flavio Insinna. Movimenti di pedine che hanno aperto dibattiti, litigate e tensioni interne in Viale Mazzini, blindato in attesa della presentazione ufficiale dei palinsesti il 7 luglio a Napoli. Ma i corridoi parlano e dicono che se il posto di Fazio la domenica sera è stato assegnato a “Report” di Sigfrido Ranucci, dicono anche che Alessandro Cattelan non è mai stato realmente della partita. Il suo contratto è sul tavolo del direttore dell’intrattenimento prime time, Marcello Ciannamea, la firma è solo una formalità, a lui andranno due seconde serate a settimana in autunno su Raidue, per riprendere poi a gennaio, quando avrà anche l’opzione per qualche prima serata ancora da definire. A lui si alternerà, sempre in seconda serata, Stefano De Martino, con il suo “Bar Stella“, un volto in netta ascesa cui sarà affidata anche qualche prima serata. Alle seconde serate di Raidue tutte al maschile, rispondono le prime serate tutte al femminile, con Messia Marcuzzi e la sua “Boomerissima” e Francesca Fagnani ormai regina incontrastata di “Belve“, il cui arrivo il martedì sera dal 26 settembre pare abbia scatenato le ire, piuttosto funeste, di Bianca Berlinguer, altra regina incontrastata, ma su Raitre con la sua “Carta bianca“, finita schiacciata non solo dalle “Belve”, ma anche dal nuovo talk show di Nunzia Di Girolamo, in onda di lunedì, in tempo per bruciarle ospiti e argomenti.

Ed è proprio sui talk che si sono scatenate le lotte intestine più accese in Rai, una volta il terreno di scontro era sui varietà o sui grandi show di prima serata, ma quelli sono intoccabili, fissi nelle mani di Milly Carlucci alla guida di “Ballando con le stelle“, in onda dal 21 ottobre, di Carlo Conti con “Tale e Quale Show” ilvenerdì sera e di Amadeus con tre speciali musicali dall’Arena di Verona a fine settembre, “Affari Tuoi“, oltre al Festival di Sanremo e lo show di Capodanno. Se l’arrivo di Monica Maggioni a “In Mezz’ora” su Raitre, al posto della dimissionaria Lucia Annunziata è stato rapido e indolore, il passaggio di Serena Bottone su Raitre il sabato al posto di Massimo Gramellini ha lasciato qualche strascico di polemica. La giornalista si è congedata dal pubblico di”Oggi è un altro giorno” con una lunga lettera di addio, levandosi qualche sassolino dalle scarpe. Ha lasciato qualche dubbio anche il saluto accorato di Maurizio Mannoni che si è rivolto al pubblico della sua Linea Notte così: «Ora andiamo in vacanza, dopo di che vediamo, magari qualcosa succederà, o forse nulla. In caso è stato bello percorrere questa lunga strada». Più che un addio forzato nel suo caso si tratterebbe di pensione. Dai piani alti Rai però non temono ripercussioni, perché assicurano che nessuno è stato rimosso, ma soltanto ricollocato. Una teoria che non convince Flavio Insinna, costretto a lasciare “L’Eredità“, cui ha dedicato gli ultimi cinque anni della sua carriera di conduttore, nelle mani di Pino Insegno, da tutti indicato come l’uomo di punta di Giorgia Meloni, pronto a riprendersi quella fascia che aveva guidato con “Reazione a catena” dal 2010 al 2013, programma affidato poi ad Amadeus, Gabriele Corsi e infine a Marco Liorni, ancora oggi alla conduzione.
(Continua su Il Secolo XIX)