Pubblicato il 13/06/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione

Ed ora comincia la Succession di Cologno Monzese

Ed ora comincia la Succession di Cologno Monzese
Se ne è andato Silvio Berlusconi e ora si apre la partita della successione dell'impero che il Cavaliere ha costruito in oltre 40 anni di attività. Al centro dell'impero c'è ovviamente Fininvest, la holding finanziaria della famiglia che governa storicamente su tre grandi asset quotati. Così Fabio Pavesi su MF.

Cosa lascia (e a chi)

MF, di Fabio Pavesi, pag. 2

Se ne è andato Silvio Berlusconi e ora si apre la partita della successione dell’impero che il Cavaliere ha costruito in oltre 40 anni di attività. Al centro dell’impero c’è ovviamente Fininvest, la holding finanziaria della famiglia che governa storicamente su tre grandi asset quotati. Le chiameremo le tre M, ossia Mediaset (divenuta Mfe, Mediaforeurope); Mediolanum e Mondadori. Fininvest possiede quote poco sotto il 50% in Mfe; ha il 53,3% del capitale di Mondadori e possiede il 30,12% di Mediolanum, la società del risparmio gestito che ha come referente da sempre la famiglia Doris, con cum Berlusconi ha mosso i primi passi come socio rilevante fin dagli anni ’80 quando partì il boom dei fond’ comuni. Le quote Fininvest delle tre quotate valgono oggi sul mercato 2,8 miliardi di euro. 11 vero gioiello della Corona è – a dispetto del sentire comune che accosta idealmente le tv di Cologno Monzese a Berlusconi – proprio Mediolanum. Il titolo capitalizza oggi ben 6,1 miliardi e la quota Fininvest vale quindi 1,83 miliardi. Di fatto due terzi dell’ intero valore del portafoglio delle partecipate quotate di Fininvest. Non solo, ma la continua crescita di valore di Mediolanum negli anni consente oggi a Fininvest di poter contare su una plusvalenza virtuale di poco più di 1,7 miliardi, dato che la holding dei Berlusconi tiene a bilancio la partecipazione in Mediolanum a un valore di carico di soli 116 milioni. La partecipata più redditizia e ncca della galassia. E questo spiega il ricorso alla Corte di giustizia Europea di Fininvest contro la decisione dei regolatori bancari di far scendere la quota di Fininvest al 9,99% dall’attuale 30%.

Quel tesoro della Corona è troppo importante per la famiglia Berlusconi per farsi diluire. E in ogni caso quel 20% eventualmente da abdicare di Mediolanum vorrebbe dire una plusvalenza secca di 1 miliardo per Fininvest. L’ altro tesoretto contenuto in Fininvest è Mondadori. Per la casa editrice di Segrate, al centro negli anni Novanta del duro scontro con la famiglia De Benedetti per il controllo del gruppo, si avvicina il traguardo, per la fine del 2023, del miliardo di ricavi, dopo che il 2022 si è chiuso con 903 milioni di fatturato con una crescita a doppia cifra sul 2021. Il titolo in borsa capitalizza oltre 512 milioni di euro e la quota Fininvest del 53,3% vale poco più di 271 milioni. L’anello debole invece oggi è proprio l’ex Mediaset, nel capitale della quale è presente Vivendi al 23,2% circa (vedi articolo nella pagina a fianco). Oggi tutta Mfe che quota con due categorie di azioni A e B vale in Borsa poco meno di 1,5 miliardi. Da qui l’attacco mosso a Prosiebensat, la tv tedesca di cui Mfe ha una quota poco sotto il 29%. Ma anche la tv tedesca non se la passa bene. 112022 ha chiuso con un calo dei ricavi del 7% e il margine lordo si è contratto di quasi il 20%. Dal 2015 la vecchia Mediaset ha lasciato sul terreno oltre il 25% delle sue entrate. E per Fininvest comincia a farsi dura, dato che Mfe è oggi a bilancio nella finanziaria per un valore di carico di 1 miliardo, mentre in borsa la quota di Fininvest vale poco più di 700 milioni. Poi c’è il valore dei business collaterali, in particolare quelli immobiliare che non essendo quotati sono più difficili da valutare. Ai valori nel bilancio Fininvest si sfiorano i 350 milioni. Berlusconi ha conservato, come ha scritto Repubblica, al di fuori della capogruppo altre proprietà, custodite nella holding Dolcedrago. I beni più preziosi di quest ultima sono in una controllata che si chiama Immobiliare Idra, tra le quali alcunecase di famiglia, compresa Villa Certosa, in Costa Smeralda. 11 patrimonio immobiliare di Idra è iscritto a bilancio per 426 milioni, cifra che porta a 3,5 miliardi una possibile stima delle partecipazioni dell’ex premier. Poi c’è Villa Gernetto a bilancio Fminvest per 45 milioni.
(Continua su MF)

 

 

 

 

 

(Nella foto gli studi Mediaset di Cologno Monzese)