Pubblicato il 26/05/2023, 16:34 | Scritto da La Redazione

La Borsa premia la scelta di Netflix sulla condivisione dell’abbonamento

La Borsa premia la scelta di Netflix sulla condivisione dell’abbonamento
Ieri l’annuncio che non si potrà più condividere la password del proprio profilo della tv in streaming al di fuori del nucleo familiare, che vive sotto lo stesso tetto. I mercati hanno premiato questa scelta, che mette al sicuro i conti dell’OTT.

Il rimbalzo in borsa di Netflix alla prova delle password sempre meno condivise

MF-Milano Finanza, pagina 10, di Fabio Pavesi.

Mai dare per morta in borsa una big tech americana. Soprattutto se si tratta di uno degli Over The Top del mercato. Il gigante dello streaming, Netflix, era dato per spacciato l’anno scorso, dopo che c’era stato il primo stop nella sua storia della crescita del parco abbonati. E per un titolo che capitalizza decine di volte i suoi profitti un calo dei clienti suona come un allarme rosso. La borsa aveva reagito vendendo a piene mani il colosso della pay tv, facendolo precipitare da 341 dollari dell’aprile del 2022 ai poco più di 160 dollari dell’estate scorsa. Un crollo di oltre il 50% in pochi mesi. Senza contare che la bolla tech Usa, scoppiata nel novembre dei 2021, aveva già visto un quasi dimezzamento del valore di borsa dal picco massimo nella storia di Netflix di 604 dollari.

Una love story finita? Non proprio. Certo, chi aveva comprato sui massimi si leccherà le ferite per molti anni. Ma da quei minimi di poco più di 160 dollari di meno di un anno fa, il titolo ha ripreso a correre, raddoppiando da allora le quotazioni. Quel segnale di abbandono dei clienti si è rivelato in realtà provvisorio. Netflix ha ripreso in realtà a marciare già dall’estate scorsa. I suoi abbonati hanno ripreso a crescere un po’ ovunque nel mondo. Negli Usa, per esempio, da una perdita di 636 mila clienti segnata a marzo dei 2022 si è passati a una crescita per 102 mila sottoscrittori nei conti di marzo 2023, ultima trimestrale del gruppo. Che ora vede gli abbonati Usa complessivi tornare a quota 74,4 milioni.

Gli altri Paesi del mondo

Meglio il recupero m Europa e Medio Oriente con i sottoscrittori del pacchetto streaming che oggi contano 77 milioni contro i 74 milioni della primavera dello scorso anno. E anche America Latina e Asia hanno contribuito al recupero con complessivamente 9 milioni in più di nuovi clienti. Ovviamente ne hanno beneficiato i ricavi totali del gruppo, saliti nel primo trimestre di quest’anno a 8,16 miliardi di dollari da 7,87 miliardi di 12 mesi prima. Sono però aumentati anche i costi per reperire nuovi clienti e così il margine operativo netto è sceso a 1,71 miliardi, da 1,97 miliardi. Un calo che però non minaccia più di tanto la redditività operativa, che vale oggi il 21% del monte fatturato.

 

(Nell’immagine il logo di Netflix)