Pubblicato il 12/05/2023, 13:01 | Scritto da La Redazione

Rai, forse ci siamo: lunedì dovrebbe essere il giorno di Sergio

Rai, forse ci siamo: lunedì dovrebbe essere il giorno di Sergio
Si sblocca la nomina di Roberto Sergio ad amministratore delegato della Rai. Ieri, in Consiglio dei ministri, sciolto il nodo delle nomine del capo della Polizia e delle Fiamme gialle, che sembrava bloccare tutto, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha proposto il nome del manager. Così Antonella Baccaro sul Corriere della Sera.

Ecco Sergio per la guida della Rai La partita su direzioni e palinsesti

Corriere della Sera, di Antonella Baccaro, pag. 5

Si sblocca la nomina di Roberto Sergio ad amministratore delegato della Rai. Ieri, in Consiglio dei ministri, sciolto il nodo delle nomine del capo della Polizia e delle Fiamme gialle, che sembrava bloccare tutto, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha proposto il nome del manager. Lunedì è già stata convocata l’assemblea e il consiglio di amministrazione che ratificherà la nomina. Sergio potrebbe già annunciare i nomi dei collaboratori più stretti: Giampaolo Rossi, come direttore generale, e Paola Marchesini, direttrice di Radio2, come capo dello staff. Ai direttori di genere e di testata, anche se lo schema sarebbe quasi completo, si dovrebbe procedere nel cda di giovedì. Il totonomi vede stabili Marcello Ciannamea al Prime Time, al posto di Stefano Coletta, e di Angelo Mellone al Day Time, al posto di Simona Sala, che andrebbe a dirigere Radio2. Agli Approfondimenti, al posto di Antonio Di Bella che va in pensione, l’avrebbe spuntata l’attuale vice Paolo Corsini. Francesco Pionati e Giuseppe Carboni si giocano Radio1 e Rai Parlamento. Anche se il M5S vorrebbe per Carboni RaiNews, oggi diretta da Paolo Petrecca. Nel caso la spuntasse, Petrecca andrebbe allo Sport. Stabili Alessandro Casarin al TgR e Andrea Montanari a Radio3, mentre Andrea Vianello passerebbe da Radio1 a San Marino Tv.

Quanto ai tg, al Tg1 sarebbe in arrivo Gian Marco Chiocci, al posto di Monica Maggioni, che prenderebbe il Coordinamento editoriale e un programma. Al Tg2 l’avrebbe spuntata Antonio Preziosi, al posto di Nicola Rao, che verrebbe dirottato alle Relazioni esterne. Al Tg3 rimarrebbe Mario Orfeo. Ancora prematura sembra l’assegnazione dei programmi autunnali. Tra le novità, il M5S avrebbe ottenuto, nell’ottica del pluralismo, la conduzione di un programma il sabato pomeriggio, su Rai3, per Luisella Costamagna. Per Agorà scalderebbe i motori Manuela Morenti. Certa, ma da definire, la collocazione di Monica Setta, Annalisa Bruchi, Laura’ Tecce, Nunzia De Girolamo. Pino Insegno marcerebbe verso L’eredità, e sarebbe certo il ritorno di Claudio Lippi. Va verso la definizione la trattativa con Fabio Fazio, cui sarebbe stato proposto di rinunciare agli ospiti politici e dimezzare i costi. Tra i big che vengono considerati in quota sinistra serpeggerebbero molti dubbi circa l’opportunità di restare di fronte all’eventuale imposizione di nuovi autori nelle proprie squadre. C’è insofferenza anche rispetto al cannoneggiamento mediatico. Intanto ieri sia Fratelli d’Italia che Lega e Udc hanno augurato buon lavoro al nuovo ad. Mentre per il Pd, la scelta di Sergio è «la conferma della volontà di imprimere il monocolore nell’azienda culturale e informativa più importante del nostro Paese».
(Continua sul Corriere della Sera)

 

 

 

 

(Nella foto la sede Rai di Viale Mazzini)