Pubblicato il 09/05/2023, 17:02 | Scritto da La Redazione

Rai: Fazio, Damilano e il temibile Festival di Amadeus. Nessuno è al sicuro

Rai: Fazio, Damilano e il temibile Festival di Amadeus. Nessuno è al sicuro
Sulla scrivania dell'ad Carlo Fuortes sono rimasti i contratti da rinnovare. Il malumore è legato proprio a quelle carte: «Non ha mosso un dito, di fatto ha paralizzato l'azienda». Che il governo Meloni voglia fare tabula rasa, cambiare tutto, a cominciare dai conduttori sgraditi, è noto da mesi. Così Silvia Fumarola su Repubblica.

Da Fazio a Damilano star a rischio epurazione Amadeus “dimezzato”

Repubblica, di Silvia Fumarola, pag. 5

Sulla scrivania dell’ad Carlo Fuortes sono rimasti i contratti da rinnovare. Il malumore è legato proprio a quelle carte: «Non ha mosso un dito, di fatto ha paralizzato l’azienda». Che il governo Meloni voglia fare tabula rasa, cambiare tutto, a cominciare dai conduttori sgraditi, è noto da mesi. Il primo della lista è Fabio Fazio con Che tempo che fa, programma in onda la domenica sera su Rai 3 che ha festeggiato il ventennale e continua a volare negli ascolti. Il suo contratto scade a giugno; tutto definito da mesi, ma l’accordo — non a caso — è rimasto lì, sospeso. Da settimane si rincorrono le voci sul passaggio di Fazio a Discovery. Che fosse nel mirino del centrodestra è risaputo e chi aveva dubbi se li è tolti dopo l’esternazione del senatore Maurizio Gasparri, componente della commissione di vigilanza Rai, contro Fazio e Marco Damilano (che conduce su Rai 3 Il cavallo e la torre). «È davvero singolare che il pestaggio mediatico al centrodestra venga fatto sugli stessi schermi della Rai, negli spazi dello strapagato Fazio, da Damilano, piazzato in Rai da esterno dalla sinistra, perché rimasto privo di platee giornalistica dopo le sue diverse giubilazioni» si legge nella nota di Gasparri. «Vediamo insomma i lottizzati che fanno il processo preventivo alla loro controparte politica».

Non è un caso se il prossimo approdo di Fazio, dopo quaranta annidi carriera in Rai, sarà Discovery. Il manager Beppe Caschetto portò sul Nove anche Maurizio Crozza, che con Fratelli di Crozza ha continuato a fare satira con la massima libertà. Se si guardano gli ascolti e la qualità, c’è poco da dire. Fazio è stato protagonista su Rai 1 con la senatrice Liliana Segre della serata evento Binario 21, pagina che resterà nella storia del servizio pubblico (con Fuortes in prima fila ad applaudire). Che tempo che fa è risultato il secondo programma più visto molte domeniche, è un marchio di Rai 3. Anche Damilano è finito subito nel mirino del centrodestra, per i temi trattati, ma con l’alibi dei costi: lo spazio del Cavallo e la torre potrebbe passare a un nome interno più gradito dell’ex direttore dell’Espresso. A rischio anche Lucia Annunziata, dopo la polemica a In mezz’ora con la ministra della Famiglia e delle Pari opportunità Eugenia Roccella. Durante l’intervista sulla maternità surrogata e sulla chiusura, da parte del governo, della trascrizione dei figli delle famiglie omosessuali, Annunziata era sbottata: «E fatele queste leggi, c***o». Si era immediatamente scusata per la parolaccia con la ministra e i telespettatori. «Mi scusi ancora per questo sgarro linguistico» , aveva detto la giornalista. «È una vergogna che una persona del genere abbia in mano spazi del servizio pubblico» era insorto Gasparri.
(Continua su Repubblica)

 

 

 

 

(Nella foto il Festival di Sanremo 2023)