Pubblicato il 05/05/2023, 13:01 | Scritto da La Redazione
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Rai: quella chimera chiamata futuro

Rai: quella chimera chiamata futuro
«Viva RaiDue si trasferisce a piazza Plebiscito!». Così ieri Fiorello, nel suo programma alla radio, ironizzava su quella che era ancora un'ipotesi: lo spostamento dell'amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, a Napoli, alla sovrintendenza del teatro San Carlo. Così Antonella Baccaro sul Corriere della Sera.

Così parte il risiko in Viale Mazzini Ma l’ad prima di lasciare attende il nuovo incarico

Corriere della Sera, di Antonella Baccaro, pag. 6

«Viva RaiDue si trasferisce a piazza Plebiscito!». Così ieri Fiorello, nel suo programma alla radio, ironizzava su quella che era ancora un’ipotesi: lo spostamento dell’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, a Napoli, alla sovrintendenza del teatro San Carlo. Ieri quell’ipotesi è diventata concreta grazie alla norma passata in Consiglio dei ministri che fissa a 7o anni l’età massima dei dirigenti degli enti lirici, mettendo così fuori gioco l’attuale sovrintendente del San Carlo Stéphane Lissner. Ma su quella che è già stata ribattezzata «norma Fuortes» non tutti hanno voglia di scherzare. Dall’opposizione partono gli strali: «II governo Meloni ha toccato il fondo. Ci opporremo, come Pd, con tutte le nostre forze all’occupazione della Rai e al giro di nomine che si preannunciano». Anche il M5S va all’attacco contro il decreto: «Si tratterebbe della più classica delle norme ad personam, con l’aggravante di utilizzare le istituzioni per scopi di partito, a proprio uso e consumo» è il commento che smentisce, per ora, le voci che vorrebbero i grillini in combutta con il governo in cambio di alcune «poltrone» nelle direzioni dell’azienda pubblica.

«Se la destra vuole occupare la Rai almeno ci metta la faccia», reagiscono i Verdi. Sul blitz in consiglio dei ministri, quello che sembrava un tentennamento della Lega, cui nelle ultime ore veniva attribuito un tentativo di trattenere Fuortes per evitare l’ingresso in forze di Fratelli d’Italia ai vertici della Rai, si è mostrato per quello che era: l’apertura di una trattativa sulle compensazioni. Una partita che ovviamente coinvolge anche Forza Italia. Ma il ribaltone dovrà aspettare ancora qualche tempo. Oggi in consiglio di amministrazione Fuortes non toccherà l’argomento. Sarà audito il direttore dell’Intrattenimento Stefano Coletta su Sanremo, si firmeranno alcuni contratti e stop. Prossima convocazione tra 15 giorni. E ci vorrà tempo anche perché si compia tutto l’iter per il nuovo incarico. Fuortes, infatti, ha intenzione di aspettare la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, la decisione del consiglio di vigilanza del San Carlo e il conferimento dell’incarico da parte del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Dopodiché le dimissioni verranno presentate all’azionista, il ministero dell’Economia, e comunicate alla presidente Marinella Soldi e al collegio sindacale, prima di un’eventuale informativa di cortesia al cda, che dovrebbe sopravvivere a Fuortes. Sulla decisione di quest’ultimo di accettare il nuovo incarico dunque, non sembra abbiano avuto peso le minacce di ricorsi in tutte le sedi da parte di Lissner. II sovrintendente sarebbe convinto che il fatto di aver accettato la sovrintendenza quando non c’era il limite dei 7o anni, gli consentirebbe ora di restare, non potendo la norma agire retroattivamente.
(Continua sul Corriere della Sera)

 

 

 

 

(Nella foto Carlo Fuortes)