Pubblicato il 22/03/2023, 19:02 | Scritto da La Redazione

Per Mario Benedetto de Il Tempo è ora di ripensare al Servizio Pubblico

Per Mario Benedetto de Il Tempo è ora di ripensare al Servizio Pubblico
Non è eccessiva attenzione per il "caso Annunziata" ma l'ormai nota intervista della giornalista al ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, (im)pone una riflessione ulteriore rispetto al ruolo del servizio pubblico. Così Mario Benedetto su Il Tempo.

Adesso un nuovo modello di servizio pubblico

Il Tempo, di Mario Benedetto, pag. 13

Non è eccessiva attenzione per il “caso Annunziata” ma l’ormai nota intervista della giornalista al ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella, (im)pone una riflessione ulteriore rispetto al ruolo del servizio pubblico. Alla sua offerta e, in particolare, alle figure che ne sono protagoniste, dai palcoscenici dell’intrattenimento agli studi dell’informazione. Il precedente illustre è il festival di Sanremo. Un appuntamento che ha fatto discutere, ha raggiunto obiettivi anche interessanti ma, a ben vedere, ha lasciato in eredità canzoni delle quali abbiamo già dimenticato i titoli insieme a polemiche di cui, invece, ricordiamo sicuramente meglio proprio i titoli proposti da giornali e media che li hanno diffusi e commentati. Ci sono errori e fraintendimenti di fondo. In primis, molti commenti che sono seguiti alle prime reazioni all’intervista rivelano una scarsa volontà d’individuare le criticità emerse e, dunque, superarle.

Il riferimento è a chi butta la palla in calcio d’angolo criticando altri recenti battute di protagonisti della politica o dell’informazione all’insegna di un “mal comune mezzo gaudio” che non sembra avere proprio alcuna utilità. La gara non è a chi fa un errore o una svista in più. La gara, non “di parte” ma animata da intenti comuni, è di offrire un servizio di qualità. E pluralista. Specie se pubblico. Fattore che ci permette introdurre il secondo livello di riflessione. C’è stato, infatti, il tentativo di ricondurre il dibattito sollevato dall’intervista, in particolare le voci che si sono dimostrate più critiche, alle già richiamate questioni “di parte” come fossero lamentele fatte non nell’interesse collettivo, ma per soddisfare esigenze “partigiane”. In gioco, invece, c’è un obiettivo di cui riusciamo a cogliere l’importanza e la nobiltà esprimendolo nel modo più ampio e “formale possibile: la corretta informazione da garantire ai cittadini da parte dell’azienda concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo.
(Continua su Il Tempo)

 

 

 

(Nella foto Lucia Annunziata)