C’è il via libera degli azionisti alla fusione MFE – Mediaset Espana

Gli azionisti di MFE e Mediaset Spagna danno il via libera alla loro fusione

Expansion, pag.9

Le assemblee degli azionisti di Mediaset España e della sua controllante MFE hanno dato ieri il via libera all’integrazione delle due società attraverso l’acquisizione del gruppo proprietario di Telecinco da parte della holding della famiglia Berlusconi. Il consiglio di amministrazione di Mediaset España ha approvato l’operazione con il sostegno del 91,3% del capitale, nonché lo scorporo della società a favore della sua controllata al 100% Grupo Audiovisual Mediaset España Comunicación. L’assemblea ha inoltre ratificato, con il 94,2% dei voti favorevoli, la nomina per cooptazione e la rielezione di Alessandro Salem ad amministratore esecutivo della società audiovisiva. Salem è amministratore delegato di Mediaset España dall’inizio dell’anno. Allo stesso tempo, l’assemblea generale straordinaria di MFE, tenutasi sempre ieri, ha approvato la fusione transfrontaliera per incorporazione di Mediaset España, ha dichiarato il gruppo in un comunicato. L’integrazione, che dovrebbe essere completata nel secondo trimestre del 2023, era già prevista nel prospetto dell’offerta pubblica di acquisto di MFE per Mediaset España, presentata nel luglio 2022. In quell’operazione, Media For Europe è riuscita a raggiungere l’82,92% del capitale e dei diritti di voto di Mediaset España, dopo aver chiuso l’OPA per il 44,31% che non controllava.

Inoltre, martedì scorso MFE ha acquistato l’1,53% di Mediaset España da Vivendi e Sinclair per un totale di 15,5 milioni di euro. In questo scenario, Media For Europe non prevede “alcun trasferimento di dipendenti e dirigenti” dopo la realizzazione della fusione con Mediaset España. Al 31 dicembre 2022, il Gruppo MFE, controllato dalla famiglia Berlusconi (49,68%) e da Vivendi (24,03%), aveva un totale di 4.861 dipendenti, di cui 1.537 corrispondono al numero di lavoratori in Spagna. Come annunciato dal gruppo a febbraio, le attività operative e produttive rimarranno nei rispettivi Paesi, ossia Italia e Spagna. Secondo l’azienda, una strategia operativa integrata e un processo decisionale centralizzato presso MFE, insieme a una presenza paneuropea, “porteranno benefici al gruppo e apriranno nuove opzioni di business per sfruttare i vantaggi di essere il primo attore a compiere questo passo nell’ambiente dei media”. A seguito della transazione, MFE prevede di diventare un “gruppo audiovisivo più grande e diversificato, con accesso a un pubblico combinato di oltre 100 milioni di spettatori per competere meglio con gli operatori globali”.
(Continua su Expansiòn)