Pubblicato il 23/02/2023, 15:03 | Scritto da La Redazione

In Spagna le radio potranno trasmettere il calcio gratuitamente

In Spagna le radio potranno trasmettere il calcio gratuitamente
La Corte Costituzionale ha stabilito ieri, con nove voti contro due, che le emittenti radiofoniche possono accedere agli stadi per trasmettere in diretta le partite di calcio senza l'obbligo di pagare un canone. Così su El Pais.

La Corte Costituzionale attesta che le radio possono trasmettere le partite di calcio senza dover pagare un canone

El Pais, di Josè Maria Brutèn, pag. 26

La Corte Costituzionale ha stabilito ieri, con nove voti contro due, che le emittenti radiofoniche possono accedere agli stadi per trasmettere in diretta le partite di calcio senza l’obbligo di pagare un canone. Tuttavia, dovranno pagare un compenso economico equivalente ai costi generati dalla trasmissione negli impianti sportivi, che dovrà essere fissato da un accordo tra le parti. In questo modo, l’organo di garanzia respinge la questione di incostituzionalità che era stata sollevata dalla Corte di Cassazione sulla possibilità di stabilire il canone, al di là del pagamento di importi simbolici per l’utilizzo di spazi specifici negli stadi. La questione di incostituzionalità è stata sollevata dalla Camera Amministrativa della Corte Suprema nel 2018. In precedenza, la Liga aveva sostenuto che l’articolo 19.4 della Legge Generale sulla Comunicazione Audiovisiva “elimina e sopprime il contenuto essenziale” del diritto di proprietà, “causando la corrispondente perdita integrale dell’utilità economica dei diritti di trasmissione radiofonica e, quindi, della loro commerciabilità”.

L’Audiencia Nacional, a sua volta, ha fissato in un procedimento parallelo l’importo che le emittenti devono pagare per l’uso degli impianti dello stadio per le loro trasmissioni a 100 euro. In questo contesto, la Corte Suprema ha consultato la Corte Costituzionale per sapere se, alla fine, fosse sufficiente indennizzare le entità sportive per l’uso dei loro locali. La disposizione che ha suscitato tali dubbi è stata proprio quella che ha stabilito che i fornitori di servizi di comunicazione audiovisiva radiofonica avrebbero avuto libero accesso agli stadi per le loro trasmissioni, in cambio del suddetto compenso finanziario equivalente ai costi generati dall’esercizio di tale diritto. Diritto di informare Per la Corte Suprema, potrebbe esserci una contraddizione tra questa disposizione e il diritto di proprietà, da un lato, e la libertà d’impresa, dall’altro. La sentenza ritiene che lo scopo perseguito giustifichi tale effetto, perché è volto a garantire il diritto di informare e ricevere informazioni, sotto la tutela dell’articolo 20 della Costituzione. Per la Corte Costituzionale, l’autorizzazione delle emittenti radiofoniche soddisfa un obiettivo legittimo “senza incidere sul contenuto dei diritti di sfruttamento degli organizzatori”, ed è proporzionata al fine di raggiungere una conciliazione di interessi.
(Continua su El Pais)

 

 

 

 

(Nella foto lo Stadio Santiago Bernabeu)