Pubblicato il 09/11/2022, 19:02 | Scritto da Francesco Sarchi

Anche Apple cede alla pubblicità: spot durante le partite di calcio

Anche Apple cede alla pubblicità: spot durante le partite di calcio
Apple non ha certo intenzione di essere una figura di spicco nella pubblicità. L'azienda starebbe creando una concessionaria pubblicitaria per i suoi programmi trasmessi in diretta sul suo servizio di streaming video Apple TV+, secondo quanto riportato da Bloomberg.

Apple apre la sua offerta di streaming alla pubblicità durante le partite di calcio

Les Echos, di Nicolas Richaud, pag. 24

Apple non ha certo intenzione di essere una figura di spicco nella pubblicità. L’azienda starebbe creando una concessionaria pubblicitaria per i suoi programmi trasmessi in diretta sul suo servizio di streaming video Apple TV+, secondo quanto riportato da Bloomberg, secondo cui questa iniziativa riguarderà, esclusivamente per Apple, la trasmissione della Major League Soccer (MLS) – il campionato di calcio nordamericano – per la quale il gruppo ha ottenuto i diritti di trasmissione televisiva in diretta per dieci anni, in cambio di 2,5 miliardi nel decennio. In dettaglio, Apple intende vendere spazi pubblicitari per questo programma sia sulla sua offerta di pay-TV+ sia sull’applicazione gratuita Apple 1V, dove saranno trasmesse alcune partite della MLS. L’azienda californiana ha già parlato con gli inserzionisti per questa offerta che dovrebbe essere lanciata oltreoceano nel febbraio 2023, all’inizio della nuova stagione del campionato di calcio nordamericano. Si tratta di un passo importante per Apple, che sta accelerando nel mercato pubblicitario. Nel 2017, l’analista Toni Sacconaghi di Bernstein stimava i ricavi pubblicitari dell’azienda a 300 milioni di dollari, un volume d’affari che sarebbe balzato a quasi 5 miliardi entro il 2021, secondo i calcoli della società di consulenza llvercore IS1, che prevede di poter raggiungere i 30 miliardi entro il 2026. Oggi l’arsenale pubblicitario di Appie si basa principalmente sull’App Store, il suo negozio online di applicazioni mobili. Gli inserzionisti possono promuovere la loro applicazione con un prodotto chiamato “Search Ms” che suggerisce agli utenti i download, oppure acquistando parole chiave. Due settimane fa, Apple ha annunciato che le pubblicità sarebbero state visualizzate anche direttamente sulla home page dell’App Store, oltre a quelle già presenti nella parte superiore della pagina di ricerca. Allo stesso tempo, l’azienda vende anche annunci pubblicitari in due delle sue applicazioni: News e Stock Market. Si tratta di una serie di offerte che spiegano la crescita dei ricavi, ma che non spiegano da sole la dinamica di Apple. L’azienda sta inoltre beneficiando delle difficoltà di gruppi come Eacebook e Snap… che essa stessa ha innescato.

Negli ultimi anni, il produttore di iPhone si è eretto a cavaliere bianco della privacy degli utenti. Un attacco di marketing che ha portato al lancio, nel 2021, del l’app Tracking Transparency e (ATT), un meccanismo che obbliga gli editori di app per iOS a raccogliere il consenso degli utenti prima di condividere i loro dati con terze parti per scopi pubblicitari. E poiché la maggioranza degli utenti dice di no, gli annunci su Snap e Facebook sono diventati meno efficaci, portando gli inserzionisti a spostare la loro spesa pubblicitaria su altri ecosistemi. Una di queste è Apple. Si tratta di un passo importante per Apple, che sta accelerando sempre di più nel mercato pubblicitario. Il prossimo passo del gruppo nel settore pubblicitario potrebbe essere il lancio di un’offerta globale di video pubblicitari a pagamento (e quindi offerti a un prezzo più interessante per gli utenti in cambio), sull’esempio di quanto offerto da Netflix dalla scorsa settimana. Dall’altra parte dell’Atlantico si vocifera che Apple potrebbe includerlo nel suo servizio di mappatura Maps, come fa Google, a partire dal 2023.
(Continua su Les Echos)

 

 

(Nell’immagine il logo Apple TV+)