Pubblicato il 14/10/2022, 11:31 | Scritto da La Redazione

Sanremo: il Festival non è proprietà Rai, può cambiare casa?

Sanremo: il Festival non è proprietà Rai, può cambiare casa?
La tv di Stato versa circa 5 milioni all'anno per gestire l'evento. Ma la città ligure può aprire un bando per l'assegnazione. L'importante, segnala l'Agcom, è che vada a un'emittente nazionale. Così Nicola Carosielli su Milano Finanza.

Sanremo può lasciare la Rai

MilanoFinanza, di Nicola Carosielli, pag. 19

Il Festival di Sanremo 2023 potrebbe essere l’ultima edizione targata Rai? Forse è ancora presto per dirlo con esattezza, ma l’ipotesi che possa rompersi un binomio storico della televisione italiana si fa sempre più concreta. Secondo una sentenza del Tar, infatti, il marchio del festival della canzone italiana sarebbe di proprietà del Comune di Sanremo. Quest’ultimo lo cede poi ogni anno in gestione alla Rai per un importo all’incirca di 5 milioni di euro, anche se per l’ultima edizione il budget si è ridotto di 200 mila euro. La questione può essere rilevante soprattutto considerando che essendo il Comune di Sanremo un ente pubblico, questi dovrebbe indire ogni anno un bando pubblico per decidere a chi assegnarlo. In una recente puntata della trasmissione satirica targata Mediaset, Striscia la Notizia, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha fatto sapere che, se fosse appurato che il Festival debba essere assegnato tramite bando, lui rispetterebbe la norma.

«In questi anni non c è stata la volontà o l’esigenza di andare a bando, anche perché si tratta di una convenzione ormai frutto di un lavoro lunghissimo» ha sottolineato il sindaco, aggiungendo che «a oggi non c è un obbligo di questo passaggio» e, soprattutto, che «se amvasse la nchiesta di un’emittente che proponesse un numero maggiore di risorse si farebbero delle valutazioni». Sul tema del bando pubblico, però, va sottolineato che lo scorso giugno un provvedimento dell’Agcom ha stilato una lista di eventi di interesse sociale odi grande interesse pubblico (tra cui rientra appunto il Festival di Sanremo), per i quali «deve essere garantita ai cittadini la qualità della trasmissione sui palinsesti dei media audiovisivi, sia in diretta o in differita sia in chiaro o a pagamento, con adeguati standard di regolarità, continuità del servizio e la migliore visualizzazione delle immagini».
(Continua su Milano Finanza)

 

 

 

(Nella foto Il teatro Ariston)