Pubblicato il 10/10/2022, 17:04 | Scritto da La Redazione

Selvaggia Lucarelli: “Sessismo e Maschilismo sono trasversali”

Selvaggia Lucarelli: “Sessismo e Maschilismo sono trasversali”
La giornalista e giudice di Ballando con le stelle è tornata sull'offesa ricevuta sabato sera in diretta Tv da Iva Zanicchi in un'intervista a La Stampa e il caso sembra essere lontano dal potersi definire "chiuso".

Selvaggia Lucarelli “Il sessismo è un’arma non solo degli uomini”

La Stampa, di Maria Berlinguer, pag. 21

Troia, così Iva Zanicchi ha definito due volte Selvaggia Lucarelli sabato in diretta su Rail. Le scuse viaggiano su Twitter nella notte. Molto vaghe. Poi in diretta ieri pomeriggio su Rail Zanicchi ammette: ho fatto una cosa ingiustificabile.

Il caso è chiuso? Andava Squalificata?

«Non conosco il regolamento, non so se ci sono clausole che prevedono l’espulsione di un concorrente in caso di turpiloquio, non spetta a me prendere queste decisioni, per quel che mi riguarda è il destinatario delle scuse che decide. È la persona che si è beccata l’insulto due volte che deve chiudere il caso».

Ma non vi siete chiarite a fine trasmissione? Ieri Zanicchi ha fatto il mea culpa ammettendo di aver detto una cosa molto grave.

«Sabato con lei ho avuto un velocissimo scambio di parole, non lo definirei un chiarimento. Finito Ballando sotto le stelle lei è venuta da me e mi ha chiesto “che ho detto?” fingendo di non ricordarsi nulla. Queste dive di una certa età usano la sbadatezza quando serve loro per rimediare, però poi si vogliono far vedere lucide e brillanti quando sono davanti alla telecamera… Io le ho “ricordato” quello che aveva detto e Zanicchi ha replicato: ma no, io non ti conosco neanche bene… Come se un’eventuale conoscenza avesse consentito questo grado di confidenza. Troia non si può accettare per quello che rappresenta la parola in sé».

Ovvero?

«Troia è un insulto sessista per eccellenza, si utilizza quando non si desidera andare nella sostanza perché non si hanno argomenti il miglior modo per disinnescare una donna è sempre quello. Mortificarti con un epiteto sessuale, è sempre il solito meccanismo, trito e ritrito».

L’avesse detto un maschio sarebbe pieno di scandalizzati.

«Si è più severi con gli uomini, io però ritengo che sia la stessa identica cosa. La retro cultura e il sotto testo è sempre quello. Non è che una donna non sia sessista e maschilista. Ci sono donne che hanno lo stesso tipo di registro che adottano gli uomini più beceri. Lo hanno assorbito e interiorizzato e se devono disinnescare un’altra donna e ristabilire i ruoli, fanno così. Quando vuoi rimettere a posto una donna dici quello. Zanicchi a Mariotto ha detto vaffancul o, gli ha detto di andare da un’altra parte non gli ha detto quello che è. Non si è soffermata su quello che è Mariotto, non ha dato giudizi sulla sua persona».

E invece?

«Ho sentito cercare moltissimi alibi tipo lei viene da una cultura contadina, ha un certo gusto popolano, è di destra… Anche Zanicchi l’ha fatto. Francamente io ritengo che questo sia un modo di pensare che non appartiene solo alla destra. A sinistra hanno un modo più abile per camuffarlo. Non ti liquidano come puttana ma poi in un ruolo dominante non ti fanno accedere. Ognuno con i suoi registri ma il sessismo e il maschilismo sono assolutamente trasversali, sono il vero terzo polo».
(Continua su La Stampa)

 

 

 

 

(Nella foto Selvaggia Lucarelli)