Pubblicato il 01/05/2022, 11:59 | Scritto da Emanuele Bruno

La guerra degli ascolti nei talk: Brindisi porta Lavrov a “Zona Bianca”. Giletti risponde con Santoro a “Non è L’Arena”. Fazio lascia spazio al Concertone

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Domenica tosta, per i talk televisivi, quella del primo maggio. Con una sfida degli ascolti più aperta e incerta del solito per i programmi di approfondimento. Il racconto della guerra – in prima serata – sarà alla fine focalizzato nella sfida tra Rete4 e La7. Rai3, infatti, come è tradizione, trasmetterà dal pomeriggio in poi il Concertone romano in diretta da piazza San Giovanni in Laterano, per la prima volta dopo la pandemia.

Il colpo televisivo, in chiave ospiti, lo ha fatto certamente Mediaset. Su Rete4, infatti, è programmata l’intervista esclusiva con il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov che spiegherà il punto di vista di Mosca sulla guerra in Ucraina a Zona Bianca. L’appuntamento domenicale condotto da Giuseppe Brindisi avrà quindi il numero due del Cremlino come principale ospite in collegamento. Giovedì scorso, invece, sulla stessa rete Paolo Del Debbio aveva ospitato a Dritto e Rovescio il giornalista e conduttore russo Vladimir Soloviev.

Scelte che arrivano in un contesto competitivo/narrativo in cui sempre di più i talk politici tendono a rappresentare ed ospitare anche il punto di vista ‘alternativo’ sull’invasione in Ucraina. Stesso approccio anche su La7. Sette giorni fa, domenica scorsa, a Non è L’Arena, Massimo Giletti aveva a lungo intervistato Alessandro Orsini, il professore della Luiss che si sta caratterizzando come una delle principali voci divergenti nel commentare il conflitto. Stavolta, nella stessa parte della trasmissione, avrà spazio Michele Santoro, reduce da un aspro confronto dialettico con Paolo Mieli a Piazzapulita, sempre su La7, giovedì scorso. Santoro nelle ultime apparizioni sta difendendo con impeto le posizioni di altri intellettuali critici per la lettura esageratamente filo atlantica, secondo loro, fatta dall’informazione nazionale sulle vicende in corso.

 

Emanuele Bruno

 

(Nella foto Giuseppe Brindisi)