Pubblicato il 12/04/2022, 19:05 | Scritto da La Redazione

Anche Discovery Italia deve inglobare Warner e Turner

Anche Discovery Italia deve inglobare Warner e Turner
La fusione tra Discovery e WarneMedia a livello globale ha ovviamente una ricaduta anche sul nostro Paese, dove il Gruppo è guidato da Alessandro Araimo. Tutti i numeri dell'operazione sul quotidiano "ItaliaOggi".

Discovery Italia, fusioni in vista

ItaliaOggi, pagina 17, di Claudio Plazzotta.

Completata la fusione internazionale da 43 miliardi di dollari tra Discovery e WarnerMedia, con la nascita di un gigante da 54 miliardi di dollari di ricavi stimati nel 2023 ci saranno ovviamente degli effetti pratici pure sul mercato italiano. Dove il gruppo televisivo Discovery (canali tv Nove, Real Time, Dmax, Giallo, K2, Frisbee, Eurosport, ecc) guidato da Alessandro Araimo e con un fatturato attorno ai 280 milioni di euro nel 2021, dovrà integrarsi con Warner Bros. Entertainment Italia srl, ai cui vertici siede Thomas J. Ciampa, dopo le dimissioni di Barbara Salabè a metà del gennaio scorso. E con Turner broadcasting system Italia srl, di cui Marco Berardi è presidente e a.d.

Il polo Warner Bros., sulla Penisola, a regime dovrebbe valere circa 235 milioni di euro, recuperando le dimensioni pre-Covid in cui la distribuzione nelle sale cinematografiche aveva un peso interessante. Il business di Warner in Italia, al momento, è concentrato sulla distribuzione di film al cinema, lo sfruttamento dei diritti dei film sia in tv, sia sul web, la cessione di prodotti home video (dvd, blu ray), i videogiochi, la cessione dell’uso dei diritti di immagine di personaggi cinematografici e di fantasia.

I conti di Warner Italia

Tanto per dare una idea, nel 2019 (anno senza il Covid) Warner, in Italia, aveva incassato 121,3 milioni di euro dalla distribuzione televisiva dei suoi contenuti, 59,1 milioni da quella nelle sale cinematografiche, 15 milioni di euro dalla vendita di home video, 7,5 milioni dai videogiochi, sei milioni dalla distribuzione dei suoi titoli su piattaforme come Google, iTunes, Chili o Prime Video, e 5,6 milioni dalla vendita di prodotti di consumo. Al 31 dicembre 2020 il personale era formato da 111 persone, di cui 24 dirigenti, 36 quadri e 51 impiegati.

Come detto, c’è poi Turner broadcasting system Italia srl, controllata al 100% da Turner broadcasting system Europe ltd, e, in ultima istanza, da WarnerMedia. In Italia il business di Turner vale circa 17,4 milioni di euro (i ricavi al 2019), con i canali televisivi per un target kids Cartoon Network, Boomerang, e poi con i tre canali Boing, Boing Plus e Cartoonito, editi al 50% con Mediaset. Impiega 48 persone, di cui cinque dirigenti, nove quadri e 34 impiegati. Sia le attività di Warner, sia quelle di Turner verranno riorganizzate sotto Discovery Italia, così come quelle dell’over the top Discovery+ che, a regime, dovrebbe assorbire tutto il catalogo dell’ott Hbo Max.
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nell’immagine il logo di Discovery Italia)