Pubblicato il 21/03/2022, 15:01 | Scritto da La Redazione

Prima fiction internazionale sul Covid-19. Firmata Andrea Scrosati

Prima fiction internazionale sul Covid-19. Firmata Andrea Scrosati
L’ex numero due di Sky è l’artefice di “This Sceptred Isle”, serie tv in cinque puntate con Kenneth Branagh nei panni del primo ministro britannico Boris Johnson e la regia di Michael Winterbottom, prodotta da Fremantle. Così Massimo Donelli sul “Quotidiano Nazionale”.

La lotta al virus debutta in una serie tv. E Johnson avrà il volto di Branagh

QN – Quotidiano Nazionale, pagina 12, di Massimo Donelli.

Tre fuoriclasse: un mitico attore irlandese, un grande regista inglese, un geniale produttore italiano. È una fiction in cinque puntate che, potete scommetterci, farà discutere. Titolo originale: This Sceptred Isle (Quest’isola regale). Argomento: i due anni di Covid-19 nel Regno Unito. Protagonista principale: il primo ministro britannico Boris Johnson, 57 anni, conservatore, tre volte marito, sei volte papà con due mogli diverse, dal 24 luglio 2019 inquilino del numero 10 di Downing Street. Sul teleschermo, Johnson avrà la voce e il volto di Sir Kenneth Charles Branagh, 61 anni, irlandese, allievo di Laurence Olivier (1907-1989), quest’anno candidato all’Oscar con il film autobiografico Belfast. E attore così talentuoso da essere eccellente interprete tanto delle opere di William Shakespeare (1564-1616) a teatro quanto delle opere di Agatha Christie (1890-1976) al cinema (è il detective belga Henry Poirot in Assassinio sul Nilo, nelle sale in questi giorni come Belfast).

A dirigere Branagh sarà Michael Winterbottom, 61 anni, regista e sceneggiatore, tre volte candidato alla Palma d’oro al Festival di Cannes, vincitore dell’Orso d’argento a Berlino con The Road to Guantanamo e famoso per Benvenuti a Sarajevo, film impreziosito con frammenti ripresi durante la guerra dei Balcani (1991-2001) nonché vivida memoria sulla fine della Jugoslavia. Winterbottom sarà anche produttore. La sua Revolution Films, infatti, ha firmato un patto d’acciaio con Fremantle, colosso tv internazionale (X Factor, Got Talent, American Idol) che ha sede a Londra, ma appartiene al gigante lussemburghese RTL Group, creato nel 2000 dai tedeschi di Bertelsmann, dal Groupe Bruxelles Lambert e dalla società britannica Pearson PLC.

Genio italiano

E dietro tutto questo c’è un italiano, il romano Andrea Scrosati, 50 anni, Chief operating officer a capo delle attività europee di Fremantle. Scrosati era il numero due di Sky Italia, dove ha portato II Trono di Spade e prodotto Gomorra e The Young Pope, fiction vendute in tutto il mondo. Un geniaccio, insomma. Sempre fortemente radicato nel suo tempo in virtù di un passato a cavallo tra comunicazione e politica. È stato, infatti, portavoce di Leoluca Orlando ai tempi della Rete (1991-1999) e, poi, spin doctor di Giorgio Guazzaloca (1944-2017), storico sindaco non comunista di Bologna dal 1999 al 2004. Non stupisce, perciò, che abbia voluto affondare le mani nella realtà del Covid-19 creando la prima serie dedicata alla pandemia. E che, conscio delle difficoltà di un simile racconto, abbia scelto solo fuoriclasse.
(Continua su QN – Quotidiano Nazionale)

 

(Nella foto Kenneth Branagh)