Pubblicato il 15/03/2022, 16:35 | Scritto da Andrea Amato

Marina Ovsyannikova come il Rivoltoso Sconosciuto di Piazza Tienanmen

Marina Ovsyannikova come il Rivoltoso Sconosciuto di Piazza Tienanmen
Il gesto della redattrice di Channel 1, contro la propaganda di Putin sull’invasione in Ucraina, ha lo stesso valore simbolico e mediatico dello studente cinese del 1989. Per questo, per favore, non fatela diventare un meme.

Marina Ovsyannikova era redattrice nella tv di stato russa Channel 1

L’assuefazione al bombardamento di immagini a cui siamo sottoposti quotidianamente tra tv, Internet e social network, ci sta probabilmente facendo sottovalutare l’importanza del gesto di Marina Ovsyannikova, la redattrice di Channel 1 (tv di Stato russa), che ieri ha interrotto il telegiornale entrando in onda con in mano un cartello con scritto: «No alla guerra, fermate la guerra». Come sappiamo, Putin (con i suoi retaggi da Guerra Fredda) spera di controllare l’informazione nel Paese, distribuendo esclusivamente becera propaganda da regime, vietando l’utilizzo della parola «guerra» per descrivere la criminale invasione dell’Ucraina. Non solo, ha messo al bando Instagram, Facebook e Twitter, ma non il social network cinese TikTok, per evitare un incidente diplomatico con Pechino, che per ora fa orecchie da mercante sulla crisi baltica. E la speranza è che potrebbe essere proprio TikTok il Cavallo di Troia nelle coscienze dei russi.

Ma torniamo a Marina Ovsyannikova, che ha deciso deliberatamente di sacrificarsi con quel gesto, per riuscire a perforare la cortina di fumo della censura propagandistica di Putin, apparendo sulla tv di Stato con quella parola così semplice e sincera: «guerra». Di Marina, ovviamente, se ne sono già perse le tracce e possiamo solo immaginare a cosa andrà incontro. Proprio per questo il suo gesto ha lo stesso valore simbolico e mediatico del “Rivoltoso sconosciuto” di piazza Tienanmen a Pechino, quando nel giugno del 1989 si mise davanti a una colonna di carrarmati mandati dal governo cinese per sedare la protesta studentesca.

Non fate diventare Marina un meme

Lo screenshot del video della tv russa vale quello dello scatto di Stuart Franklin della mitica agenzia Magnum. L’immagine di Tienanmen è ben impressa nelle nostre coscienze, anche se il regime di Pechino è poi rimasto saldamente al comando. La speranza, quindi, è che il gesto estremo di Marina (perché di questo si tratta), riesca a sollevare le coscienze di quei russi che non credono alle fandonie di un pericoloso dittatore e che dall’interno si dia vita a una resistenza e poi a una rivoluzione per portare democrazia nel Paese.

Trentatre anni fa il Partito Comunista Cinese silenziava il dissenso con i le armi, oggi Putin cerca di farlo controllando i mass media. Cambiano gli strumenti di repressione, ma non la prepotenza del potere. Per questo, per favore, non fate diventare Marina Ovsyannikova un meme. Sarebbe la fine di tutto.

 

@AndreaAAmato

 

(Nella foto, da sinistra, Piazza Tienanmen e Marina Ovsyannikova)