Ma guarda, la fiction italiana piace all’estero
Serie tv italiane, cresce l’export
ItaliaOggi, pagina 15, di Claudio Plazzotta.
Le serie tv sono ormai il principale prodotto del mercato audiovisivo mondiale. E la serialità italiana, come spiega Riccardo Tozzi, fondatore, azionista e ceo di Cattleya (tra le più importanti case di produzione italiane, ora controllata al 51% dagli inglesi di Itv Studios) «non è mai stata così in salute a livello internazionale. È un momento che non ha precedenti. Segnalo, ad esempio, che il totale di risorse dall’estero per l’acquisto di serialità italiana ha ormai superato i 100 milioni di euro all’anno, 6-7 volte rispetto alla situazione di dieci anni fa. È una crescita continua, che immette importanti capitali nel circuito dell’industria italiana».
L’Italia è vista come uno dei centri di creatività più rilevanti, «un’eccellenza insieme con Scandinavia, Spagna e Israele, con una globalizzazione che ha molto democratizzato il mercato. La spinta alla internazionalizzazione è arrivata in primis dalle pay tv (il successo mondiale di Cattleya con Gomorra, serie lanciata su Sky, ndr) e successivamente grazie alle piattaforme. Ma ora», prosegue Tozzi, «il processo di internazionalizzazione riguarda pure i prodotti della tv generalista. La serie Doc (prodotta da Rai Fiction e Lux Vide, ndr), per esempio, va benissimo in Francia. Così come L’amica geniale (prodotta da Wildside, Fandango e The Apartment, ndr).
In Italia guardiamo soprattutto fiction italiane
La serialità italiana, peraltro, è un successo nazionale pazzesco: nella top 20 in Italia per ascolti ci sono 20 serie tv italiane (trasmesse dalla Rai, ndr). Questo non accade altrove: in nessun mercato estero nella top 20 ci sono solo serie tv di quella nazione. Perciò la serialità italiana ha un successo incredibile in Italia, e un successo sempre più rilevante sui mercati internazionali».
Qualche osservatore sta però storcendo il naso per gli adattamenti italiani di serie tv statunitensi: come ad esempio Vostro onore (tratta da Your honor), o Noi (tratta da This is us) prodotta da Rai Fiction e Cattleya e che partirà il prossimo 6 marzo su Rai1. «Ma fare adattamenti è normale», risponde Tozzi, «lo fanno anche negli Stati Uniti, perché, ad esempio, Your honor è a sua volta l’adattamento di una serie israeliana. E ci sono serie italiane che a breve avranno adattamenti internazionali, pure negli Stati Uniti».
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(Nella foto Doc – Nelle tue mani)