Pubblicato il 24/02/2022, 11:31 | Scritto da La Redazione
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Mamma mia che brutti i conti di Dazn!

Mamma mia che brutti i conti di Dazn!
Nel corso degli esercizi 2019 e 2020 ha accumulato un deficit complessivo pari a 2,39 miliardi di euro che, sommati ai risultati 2021 non ancora ufficializzati, ha reso necessaria un’operazione di ricapitalizzazione da 3,79 miliardi di euro. Così Claudio Plazzotta su "ItaliaOggi".

Dazn ancora in fase di start up

ItaliaOggi, pagina 17, di Claudio Plazzotta.

Dazn group ha ufficializzato i conti del 2020 pubblicandoli sul registro delle imprese inglesi. L’over the top dello sport in streaming a pagamento ha chiuso l’esercizio con ricavi mondiali per 871,8 milioni di dollari (769 milioni di euro), +6,4% sul 2019, e una perdita di 1,3 miliardi di dollari (1,15 miliardi di euro), in lieve calo rispetto agli 1,4 miliardi di dollari (1,24 mld di euro) di rosso del 2019. Insomma, la piattaforma controllata dal gruppo Access Industries di Len Blavatnik, nel corso degli esercizi 2019 e 2020, ha accumulato un deficit complessivo pari a 2,39 miliardi di euro che, sommati ai risultati 2021 non ancora ufficializzati, ha reso necessario il recente intervento da parte dell’azionista di controllo, che nelle scorse settimane ha ricapitalizzato la società con una operazione da 4,3 miliardi di dollari (3,79 miliardi di euro).

Il gruppo Dazn può essere considerato a tutti gli effetti ancora in fase di start up, nel 2020 si è preso la Champions League in Germania, nel 2021 sono poi stati fatti grandi investimenti sia sui diritti tv della Serie A italiana, sia su quelli della Liga spagnola, e gli anni di pandemia da Covid di certo non hanno aiutato (basti pensare, ad esempio, che la sola Sky Italia Holdings ha chiuso il 2020 con un risultato netto negativo per due miliardi di euro, e che Sky Italia ha un rosso 2020 di 690 milioni di euro). Certo, il risicato +6,4% di ricavi nel 2020 non è un gran segnale circa le impetuose potenzialità di sviluppo della società. E viene da chiedersi fino a quando l’azionista di maggioranza avrà la voglia e la forza di ripianare le perdite.

Le strategie future

L’operazione in Spagna, in cui Dazn e Telefonica sono sul punto di scambiarsi i match della Liga, in modo che entrambe le piattaforme possano trasmettere tutte e dieci le partite di ogni turno dalla stagione 2022-23, sembrerebbe infatti aprire nuovi scenari strategici meno aggressivi. E sarà curioso vedere anche quanto accadrà in Italia, con una ipotetica ridiscussione del contratto tra Dazn e Tim (la società telefonica assicura a Dazn 340 milioni di euro all’anno per avere la app di Dazn su TimVision) e, magari (ma è molto difficile), con una apertura di Dazn a Sky per la condivisione di alcuni match.
(Continua su ItaliaOggi)

 

(Nell’immagine il logo di Dazn)