Pubblicato il 14/02/2022, 15:04 | Scritto da La Redazione
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Renzo Piano lavora gratis per la Rai

Paolo Petrecca: «Lo studio di Rainews griffato Piano»

Libero, pagina 18, di Francesco Specchia.

Quando Renzo Piano, archistar planetaria dedito al culto del sussurro e dei toni bassi, ha dichiarato davanti a un piatto di bucatini a pranzo con l’ad Rai Carlo Fuortes, di essere un «cosmopolita non un apolide che usa come trait d’union informativo con l’Italia Rainews24» (cioè che s’informa solo attraverso il canale all news della tv di Stato); be’, a Paolo Petrecca è quasi venuto un coccolone. Solitamente understatement nella sua fama di uomo-macchina – sebbene sia di battuta pronta e insegni all’università – Petrecca è da poco direttore di Rainews24 e dell’intero sito Rai; e, da centromediano metodista, non è abituato ai complimenti. Sicché quando Piano, appunto, ha espresso il desiderio di ridisegnare lo studio del canale, il direttore pensava a uno scherzo.

Caro Petrecca, di questo studio che diventa una sorta di “opera d’arte” (Piano ha fatto al mondo una cosa simile solo alla sede del New York Times) la Rai stessa è stupita..
«Cioè, hai capito? Uno dei più grandi geni viventi si informa attraverso Rainews. Col nostro amministratore delegato aveva collaborato ai tempi dell’Auditorium di Roma, ma nessuno si aspettava un regalo al suo tg preferito. Non è l’unico fan illustre che sapevamo di avere, anche Mattarella è nostro spettatore attento. Però uno studio nuovo di zecca a sette anni dall’ultimo, donatoci da Piano è una cosa che racconterò ai miei figli».
I maligni pensavano allo studio di Piano (che inaugurerà a marzo) e a una mega parcella da scaricare sui contribuenti. Era una fake news?
«Certo, e mi ha fatto imbestialire. Il progetto è gratis. E sarà realizzato dallo studio Alvisi Kirimoto, ad un costo nella media se non sotto. Sarà fatto di legno con un enorme specchio come una finestra sul mondo e sulla redazione brulicante di giornalisti che appare e scompare e un grande tavolo scomponibile: l’idea è quella del laboratorio delle notizie a 360°, di uno studio interattivo di 220 metri quadrati, di 6 telecamere di nuova generazione, di led wall per complessivi 50 metri quadrati di una fucina dell’informazione, da cui – dice Piano – salta fuori di tutto come “dalle tasche di Eta Beta».§
Ti sento entusiasta.
«Non ti tedio oltre con i particolari tecnici. Il tempo medio di uno studio tv è di sette anni circa, questo durerà molto di più. Un sogno».

L’avevo capito. Rainews24 negli ultimi mesi ha fatto botti d’ascolto soprattutto grazie alle maratone del Quirinale. Un modello all news che oramai tutti associano a Mentana. Non vi secca che (a voi come a SkyTg24) vi abbiano sfilato la primogenitura?
«Ma no. Certo, noi siamo nati per le maratone, è lo spirito del servizio pubblico. Il piano editoriale è impostato sul flusso continuo di notizie: lo è stato con le elezioni del Quirinale che ha fatto punte del 5% di share, e col giuramento di Mattarella, per esempio. Ma abbiamo avuto picchi molto alti – come per Sanremo, o il funerale di Sassoli, per capirci – anche col sito della Rai (che dipende da me come il Televideo); e questo grazie alla collaborazione continua con Elena Capparelli direttrice di Rai Play, la vera anima digitale del servizio pubblico».
Ma come sito non siete però nei top dieci del siti d’informazione italiani. Strano, no?
«Contiamo in qualche mese di entrarci. Tieni conto che eravamo oltre il 40° posto».
(Continua su Libero)

 

(Nella foto Paolo Petrecca)