Pubblicato il 26/01/2022, 11:34 | Scritto da La Redazione

Amadeus vuole Dybala

Amadeus: «Derby e Sanremo il mio sabato super. Inter squadra vera, Dybala un sogno»

La Gazzetta dello Sport, pagina 15, di Gabriella Mancini.

Non è esattamente il solito ignoto. Amedeo Sebastiani, in arte Amadeus, presenterà per la terza volta il Festival di Sanremo e il suo nome è pure spuntato tra quelli della prima votazione del Presidente della Repubblica, come Dino Zoff, Claudio Lotito e Carlo Mazzone. Lui non commenta le bizzarrie dell’urna e tira dritto con il Festival, che nella serata finale del 5 febbraio sarà preceduto dal derby Inter-Milan. Che serata, doppia serata, mettetevi comodi. «Speravo che si giocasse la domenica sera – attacca il direttore artistico – per tornare a San Siro direttamente da Sanremo, come avevo già fatto due anni fa, quando vincemmo, ma pazienza».

Come seguirà il derby?
«La prima mezz’ora in albergo, poi alla tv del camerino, ma il secondo tempo lo perderò, per forza! Certamente mi terranno aggiornato su punteggio e risultato finale. Anche se non volessi saperlo – ride – mi arriverebbe alle orecchie comunque prima di salire sul palcoscenico».
Potrebbe influire sull’umore?
«No, no, sarò concentrato prima della finale, avrò tante cose alle quali pensare. Però, se l’Inter vincesse sarebbe un bel regalo, entrerei con un sorriso doppio: per i nerazzurri e per Sanremo».
Se non altro la sfida di San Siro non andrà in onda contemporaneamente al Festival.
«Non sarebbe stato giusto, soprattutto per il pubblico. Sarà una serata ricca: prima il pallone, poi la musica».
San Siro con il 50% del pubblico e Ariston pieno: un’altra atmosfera rispetto all’anno scorso.
«Nel 2021 i teatri erano vuoti e abbiamo rispettato la regola, quest’anno sono pieni e anche noi rimaniamo in linea. Spero che sia un Festival gioioso e che sia una bella festa anche a San Siro».

Che partita si aspetta?
«Quando penso al derby mi viene in mente una sfida spettacolare, con i gol, non uno 0 0».
Chi potrebbe segnare per l’Inter?
«Mi piacciono tutti per come si impegnano e giocano, lo spirito è giusto. Mai come quest’anno è un lavoro di squadra grazie a Simone Inzaghi e alla società con Marotta. Chiunque può andare in gol».
Lei è un po’ il c.t dei cantanti, l’anno scorso ha lanciato i giovani Måneskin, che il primo febbraio apriranno il Festival come super ospiti, e punta anche su artisti dl razza come Morandi e Ranieri: che cosa pensa di avere in comune con l’allenatore nerazzurro?
«La passione, la meticolosità, si capisce con quanta attenzione studi e cambi la formazione, e l’imprevedibilità: fino all’ultimo può ribaltare il risultato, dopo la Supercoppa non ho dormito per l’adrenalina, e tutti possono segnare. Il mio modo di lavorare è questo, non ho una strada scontata. Per me Simone è l’allenatore giovane più forte d’Europa. Conte era un vincente, Simone continua a vincere con il suo stile e la sua personalità e anch’io al Festival ho impresso la mia impronta».
II cruccio è che Lautaro e Sanchez torneranno dal Sudamerica solo due giorni prima del derby.
«Ormai siamo abituati a queste situazioni. Inzaghi saprà come gestirli in base alla condizione fisica. Abbiamo una bella rosa e molti giocatori intercambiabili, non sono preoccupato».
(Continua su La Gazzetta dello Sport)

 

(Nella foto Paulo Dybala)