Pubblicato il 11/01/2022, 17:01 | Scritto da La Redazione
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Don’t Look Up ha sancito il trionfo di Netflix sul cinema

Don’t Look Up ha sancito il trionfo di Netflix sul cinema
La nostra rassegna stampa, con gli estratti degli articoli più interessanti: il film di Adam McKay con Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep e Cate Blanchett, secondo il critico del “Corriere della sera” Aldo Grasso, ha definito «la morte della sala e il trionfo dell'algoritmo» degli over the top.

Don’t Look Up, la morte della sala e il trionfo dell’algoritmo

Corriere della sera, pagina 51, di Aldo Grasso.

Sarà perché Don’t Look Up di Adam McKay è uno di quei film che grondano metafore da tutte le sequenze, sarà per via del «cast stellare» (Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Cate Blanchett), sarà perché il film tocca un tema sensibile come la divisione fra competenza e credulità, e non solo a proposito del «climate change», sarà perché nell’incombente cometa è facile scorgere tracce di pandemia, sta di fatto che Don’t Look Up è in corsa per ottenere il record di visualizzazioni su Netflix.

Secondo Aldo Cazzullo sul Corriere, una delle ragioni perché Don’t Look Up si avvia a essere il film dell’anno è perché «riesce a raccontare e persino a farci ridere delle varie emergenze che ci sovrastano. A partire dalla più grave: il discredito della politica e dell’informazione». Secondo Andrea Minuz sul Foglio, il film di Adam McKay è «destinato a essere citato in chissà quanti editoriali, è perfetto per quel generatore di discorsi che è diventato ormai Netflix, quasi più un social network che una piattaforma di streaming… non si è mai parlato così tanto di film come da quando non si va più al cinema». La novità è proprio questa: è la prima volta che un film gode di una così grande amplificazione mediatica pur avendo conosciuto le sale per pochissimo tempo. Tutti questi discorsi sono stati generati da una visione casalinga, spesso solitaria, in streaming. È il tanto temuto trionfo dell’algoritmo? L’intelligenza artificiale comincia a sostituire anche molte mansioni intellettuali come quelle degli sceneggiatori?
(Continua su Corriere della sera)

 

(Nella foto Don’t Look Up)