Pubblicato il 03/11/2021, 17:02 | Scritto da La Redazione

Se la politica non va alla Rai, la Rai va alla politica

Fuortes: «I partiti non bussano più alla Rai». Ma lo fa lui con Di Maio, Salvini e i 2 Letta

Il Fatto Quotidiano, pagina 17, di Gianluca Roselli.

«Nella mia azienda i partiti non bussano più», ha detto l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, soltanto qualche giorno fa in un’intervista a La Repubblica per presentare la rivoluzione del suo piano industriale. «Sceglieremo i direttori in base alle competenze», ha aggiunto trionfante l’ad. Sarebbe stato finalmente tranciato, dunque, il legame tra il servizio radiotelevisivo pubblico (i cui editori con l’attuale legge sono più che mai governo e Parlamento) e i partiti? Non è proprio così. Perché se non sono i partiti a bussare alla porta di Fuortes, è lui a bussare a quella di questi ultimi. Di ieri, per esempio, la notizia (rilanciata da Dagospia e non smentita dai piani alti di viale Mazzini) che l’amministratore delegato sia stato avvisato nientemeno che alla Farnesina, sede del ministero degli Esteri, dove si sarebbe fatto una lunga chiacchierata con il capo della diplomazia italiana, in quota al Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio.

Ma secondo fonti ben accreditate, Fuortes nell’ultimo mese ha incontrato un po’ tutti. Per esempio i due Letta, Gianni ed Enrico. Il primo a rappresentare i desiderata di Silvio Berlusconi e il secondo come segretario del Partito democratico. Mentre qualche tempo fa, Fuortes ha avuto un fugace incontro pure con il leader della Lega, Matteo Salvini. Col ministro della Cultura dem, Dario Franceschini, invece, l’amministratore delegato si sentirebbe spesso al telefono, così come col segretario generale dei Beni culturali, Salvo Nastasi, peraltro genero del giornalista Giovanni Minoli. Nessuno, tra i leader, ha avuto per ora l’ardire di spingere un nome piuttosto che un altro. Tutti però, oltre a discettare del ruolo del servizio pubblico e dei conti di mamma Rai, si sono appellati alla difesa del pluralismo nell’informazione.
(Continua su Il Fatto Quotidiano)

 

(Nella foto Carlo Fuortes)